“A Santo Stefano di Sessanio dovrebbero ispirarsi gli altri Comuni per invertire la tendenza che vede le aree interne carenti di servizi”
SANTO STEFANO DI SESSANIO – “La riconsegna della torre medicea, simbolo di Santo Stefano di Sessanio, rappresenta una festa non solo per la comunità del paese, ma per l’intero comprensorio che oramai da anni, anche grazie all’intraprendenza e al coraggio di numerosi imprenditori e operatori turistici, si identifica in quel monumento e in quel borgo, capace di attirare turisti da ben oltre i confini nazionali”. Così l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, in occasione dell’inaugurazione della torre al termine dei lavori di restauro, che ha riconsegnato all’antico borgo lo storico skyline da cartolina.
“Santo Stefano di Sessanio è stato capace di costruire un autentico brand territoriale, conosciuto sin dall’altro capo del mondo e grazie al quale è aumentata l’attrattività di un intero sistema locale”, ha aggiunto. “Potremmo parlare di un vero e proprio case history al quale altri comuni potrebbero e dovrebbero ispirarsi, anche per invertire la tendenza che vede le aree interne e svantaggiate spopolarsi e soffrire di carenze di servizi”.
“Oltre all’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Santavicca, ringrazio l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere”, ha concluso Liris, “che si è occupato del recupero costato circa 1,5 milioni di euro”.