ABRUZZO – Mentre l’Abruzzo è ancora attanagliato dall’emergenza incendi Associazioni,Sindacati commentano gli eventi sottolineando responsabilità ,inadempienze delle Istituzioni .
Avsd Abruzzo Tourism: mobilitiamoci per difendere l’Abruzzo da questo crimine contro l’umanità
Questa estate 2017, sarà ricordata per gli incendi dolosi che stanno distruggendo il patrimonio boschivo della nostra terra, la regione verde d’Europa: l’Abruzzo.
Questo atto vigliacco, vile, ignobile, disumano, codardo, meschino e criminale ha, secondo molti,una regia occulta che per interessi diversi da quelli della collettività tutt’ora da scoprire, mira a creare una “strategia della tensione” che ha come unico risultato quello di commettere un crimine contro l’umanità, attentando all’identità della nostra terra, colpendo i luoghi della memoria in cui si identifica la gente dell’ Abruzzo “forte e gentile” che profanati, non saranno più gli stessi: valli, fiumi, laghi, prati, boschi sacri e la loro flora e fauna con alcuni esemplari di fiori, piante ed animali che sono più unici che rari.
A tutto ciò, ovviamente, vanno ad aggiungersi i danni già causati dai terremoti sui borghi, sui palazzi, sui monumenti storici e sui luoghi di culto, le cui ferite sono ancora aperte.
La situazione, purtroppo, è stata indirettamente favorita dal clima di austerity in cui versano gli enti locali, a seguito dei tagli errati che ci sono stati dallo Stato centrale con riduzione delle risorse e dei mezzi e il quanto mai clamorosamente sbagliato accorpamento all’Arma dei Carabinieri delle Guardie Forestali che, a questo punto (considerato i risultati negativissimi), sa di scioglimento di fatto del corpo che vigilava sui boschi e che spegneva sul nascere gli incendi e fermava i piromani.
A questo quadro pessimo , va ad aggiungersi una cornice al quanto degradante fatta di leggerezza, sottovalutazione, approssimazione, nella gestione delle situazioni da parte delle istituzioni, in cui regna sempre più uno scoramento generale con una mentalità individuale del “si salvi chi può prima che la nave affondi”; una eccessiva fiducia nell’infallibilità dei mezzi tecnici e meno nelle capacità delle persone; una vita comoda e sedentaria che ha staccato l’uomo sempre più dal territorio in cui vive, il cui controllo e la gestione efficace sono sempre più difficili.
Pertanto, noi dell’associazione Abruzzo Tourism che tante risorse abbiamo speso da oltre un anno a questa parte per la valorizzazione e la promozione del nostro territorio regionale con le sue pecularietà e particolarità, lanciamo un appello alla popolazione civile delle città, dei paesi, dei borghi, dei monti, dei laghi, dei fiumi, dei mari, dell’ Abruzzo, quella popolazione che ancora vive orgogliosamente con i suoi valori tradizionali in simbiosi pressoché perfetta con la sua terra, affinché difenda il nostro patrimonio boschivo da questi crimini contro l’umanità, segnalando, fermando, ogni sospetto movimento che possa far pensare all’azione di piromani.
Incendi boschivi: Ghizzoni (Fns- Cisl) “Risorse insufficienti per prevenzione”
“La gestione incendi, nel nostro Paese, è fuori controllo. La scarsa attenzione chela Regione ha riservato alla lotta agli incendi boschivi ha portato all’inferno in cui ci troviamo. Se ci sono mani criminose dietro gli eventi incendiari il governo nazionale non può accettare e concedere nessuna deroga alla legge quadro sugli incendi, la numero 353 del 2000. In questi giorni di emergenza assistiamo all’assenza totale di una politica seria di prevenzione, mai messa in campo da questo governo regionale, a tutela del patrimonio boschivo e forestale dell’Abruzzo”.
Lo afferma Antonello Ghizzoni, segretario generale della FNS CISL Vigili del fuoco Abruzzo e Molise, sottolineando come siano
“molteplici le dinamiche e le responsabilità che ci hanno portato a questa situazione. Le recenti catastrofi devono orientarci verso una nuova politica che sappia valutare l’investimento preventivo sulla base di costi e benefici. Alla Regione, per legge”, evidenzia Ghizzoni, “spettano la tutela del patrimonio boschivo e la lotta attiva contro gli incendi boschivi. Nei mesi scorsi abbiamo denunciato a gran voce, e ripetutamente, come i fondi destinati alla convenzione antincendi boschivi che la Regione stava stipulando con i Vigili del fuoco fossero del tutto insufficienti ed inadeguati.
Invano è stata stipulata una convenzione, a livello regionale, che prevede, tra metà luglio e agosto, la composizione di una sola squadra di cinque unità in orario straordinario 8.00-20.00 nei quattro comandi provinciali abruzzesi dei Vigili del fuoco, che integra il dispositivo di soccorso provinciale e viene impiegata esclusivamente sugli incendi boschivi. E’ semplicemente assurdo pensare che una sola squadra di Vigili del Fuoco per provincia possa essere sufficiente a raggiungere lo scopo”.
Ghizzoni lamenta anche una carenza di mezzi e uomini:
“Ai Vigili del Fuoco sono stati assegnati solo 365 ex forestali su 8mila il 5% della precedente forza ex forestale. Una scelta palesemente in contrasto con i principi espressi con l’emanazione D.lgs. 177/2016 il quale ha affidato completamente la competenza dello spegnimento degli incendi boschivi al Corpo nazionale dei vigili del fuoco”.
Un trasferimento di competenze che, secondo Ghizzoni “aumenta notevolmente il carico di lavoro che li corpo già svolge con pochi organici e automezzi vetusti, al limite della loro efficienza ed efficacia sugli scenari operativi. E’ vergognoso assistere in questi giorni, alla superficialità di alcuni personaggi locali, del mondo politico e non, che attribuiscono colpe e responsabilità al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Riteniamo invece, di affermare come Fns Cisl che le responsabilità sono esclusivamente attribuibili ad un sistema Paese ormai al collasso e fuori controllo. Il Ministero dell’Interno, di concerto con gli enti locali, deve promuovere un tavolo tecnico per affrontare il problema delle risorse economiche e umane da destinare alla prevenzione e repressione degli incendi boschivi”.
INCENDI, LA UIL: POCHI FONDI E MEZZI,TANTI ERRORI. NECESSARIO CAMBIARE ROTTA
Pochi fondi e mezzi, piani antincendio inefficaci, così come la cancellazione della Forestale mentre i vigili del fuoco sono sotto organico: si tratta di errori che sicuramente non stanno facilitando la lotta agli incendi in questi giorni. È quanto affermano Michele Lombardo e Fabrizio Truono, rispettivamente segretario generale Uil Abruzzo e segretario generale della cst (camera sindacale territoriale) Adriatica Gran Sasso.
“Sono ormai sono due mesi – spiegano – che la provincia di L’Aquila sta fronteggiando l’emergenza incendi, che sta distruggendo migliaia di ettari di boschi tra l’aquilano, la Marsica e la valle Peligna, con danni incalcolabili per l’ambiente e per i territori colpiti da questa ennesima e immane catastrofe che interessa anche altre aree della nostra regione. L’eccezionale caldo estivo e la mancanza di piogge hanno creato le giuste condizioni per i piromani con disegni criminali, come sostenuto da diversi politici, ma a ciò va aggiunto che, anche questa volta, c’è stato un fallimento nella gestione del problema da parte di chi doveva garantire la sicurezza e la salvaguardia dell’ ambiente”.
Per Lombardo e Truono
“si è dimostrato, inoltre, che i piani antincendio previsti per legge sono stati assolutamente inefficaci, così come le risorse stanziate dal governo regionale, sia in termini economici sia per i mezzi messi a disposizione.
È vero che con la riforma del governo che ha previsto la cancellazione del Corpo Forestale, è emersa l’inefficienza delle nuove procedure antincendio, ed è stato purtroppo dimostrato che eliminare l’unico corpo con competenza diretta sugli incendi boschivi, dotato di mezzi e personale preparato e profondo conoscitore del territorio rurale, ha creato un disastro.
Se a tutto ciò si aggiunge che i valorosi ed insostituibili vigili del fuoco risultano essere sotto organico e che, nonostante il grande impegno profuso, non riescono a fronteggiare da soli tutti gli incendi, specialmente se non supportati dai necessari mezzi aerei, che sono risultati insufficienti per garantire lo spegnimento degli incendi, ben si capisce quanto drammatica sia la situazione.
In questi anni abbiamo subito gravi eventi sismici, alluvioni, eccezionali nevicate e adesso gli incendi che stanno mettendo in ginocchio il nostro già provato territorio. Non ci possiamo dunque limitare solo a gestire le emergenze, ma è fondamentale attivare le giuste procedure preventive di controllo sul territorio, che evitino o limitino queste catastrofi”.
La Uil a questo punto chiede di
“aprire con immediatezza un confronto urgente con le istituzioni provinciali preposte e con la Regione Abruzzo per cercare soluzioni immediate al problema incendi e per predisporre piani d’intervento che prevedano una piu’ capillare e vasta partecipazione attiva all’opera di risanamento e restauro ecologico del territorio, prevedere un potenziamento del volontariato con una più efficace manutenzione del territorio.
Altresì la Uil vuole concertare con gli enti preposti le opere da fare per il restauro ecologico dei territori colpiti dagli incendi, preferendo che ci sia una naturalizzazione spontanea dei suoli bruciati e lasciando che la vegetazione recuperi da sola, e predisporre interventi leggeri affidati esclusivamente ad organizzazioni ambientaliste ed evitare qualsiasi intervento meccanico finanziato a ditte e/o società private”.