Obiettivo della manifestazione è stato quello di portare all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica le proposte emerse dall’assemblea “Mai più disastri in Valle Peligna”, svoltasi ieri a Sulmona.
I manifestanti ribadiscono il “no netto” al rimboschimento e ad altre “operazioni costosissime: sindaci e amministratori locali – dicono – devono opporsi a un’operazione che rischia di nutrire gli stessi interessi criminali che potrebbero avere organizzato l’attacco alle nostre montagne”.
Servono invece “limitati interventi e puntuali azioni di ingegneria naturalistica per la difesa di aree abitate e strade più esposte”, chiusura delle strade di montagna, sistema di vedette per avvistamento incendi, riconversione delle pinete artificiali.
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