TERAMO – Come noto lunedì 26 giugno alle ore 22.00, nel Nucleo Industriale di Sant’Atto, è divampato un incendio che ha interessato lo stabilimento industriale della Società “Richetti”.
L’incendio ha interessato un’area di circa 10.000 mq, destinati alla produzione e allo stoccaggio di materie alimentari per importanti aziende nazionali ed internazionali. Sin da subito, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco con numerose squadre e tecnici di coordinamento, che hanno lavorato per l’intera notte, riuscendo a domare le fiamme. Ora l’area interessata è sotto controllo e monitorata a vista per prevenire ulteriori focolai e completare la messa in sicurezza della struttura.
Durante le operazioni è stato posto in atto un primo confinamento e contenimento di eventuali agenti inquinanti, mediante il bloccaggio del conferimento delle acque di prima pioggia in fognatura, nonché con lo spegnimento effettuato in modo tale da consentire l’implosione verso l’interno della copertura, supposta in eternit.
Ieri mattina, intanto, presso una struttura messa a disposizione dalla stessa azienda in uno stabilimento limitrofo, si è riunito il Tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura di Teramo alla presenza degli enti preposti, tra cui: ARTA, ASL, SIAN, Comando Vigili Del Fuoco, Sindaci dei Comuni interessati di Teramo, Castellalto, Mosciano, Bellante, Carabinieri di Teramo, Provincia di Teramo. E’ emersa la decisione di porre in opera, nelle aree interessate, attività di controllo delle matrici ambientali (qualità dell’aria, prelievi di ortaggi a foglia larga, presenza di eventuali materiali contenenti amianto o altri inquinanti).
Il Sindaco di Teramo, dal canto suo, ha seguito direttamente per l’intera notte il succedersi degli eventi, e oggi ha ordinato le prime misure immediate e cautelari a tutela della salute pubblica, in attesa degli esiti delle analisi già disposte. Tali misure sono:
il divieto di raccolta, vendita e consumo di tutte le colture, incluso il foraggio per animali e per il pascolo, limitatamente ad un termine temporale di 24 ore nelle zone interessate all’evento;
il completamento, a cura del proprietario “ALFAGOMMA S.p.a.”, della immediata raccolta dei frammenti di copertura e materiale residuo di combustione nelle aree limitrofe ed in particolare nella zona del cortile della medesima azienda.
Lo stesso Sindaco Maurizio Brucchi sottolinea: “Dopo il terremoto, la neve, l’emergenza elettrica, l’emergenza idrica, è arrivato anche il fuoco con un incendio che nella notte ha devastato una delle aziende più importanti del nostro territorio: la Richetti spa, che dà lavoro a 250 dipendenti.
L’incendio ha distrutto il 60% dell’azienda coinvolgendo quasi tutta la catena produttiva. Sono salvi solo prodotti finiti per un importo di circa 700.000 euro. Ho seguito per tutta la notte e la mattinata di oggi la difficile situazione. Si è lavorato per mettere in sicurezza l’azienda grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco, venuti da tutta la regione. Ora sarà monitorata la qualità dell’aria grazie all’Arta e delle colture grazie alla ASL e, a titolo preventivo, ho firmato una specifica Ordinanza.
Contestualmente ed immediatamente mi sono interessato della situazione occupazionale ed ho avuto garanzie per i posti di lavoro, che saranno salvaguardati intanto con cassa integrazione per qualche mese per i dipendenti a tempo indeterminato, con il contestuale riassorbimento degli interinali nelle catene funzionanti della stessa azienda Richetti.
È un momento difficile per il nostro territorio, piagato dal terremoto e da tante, troppe emergenze. È necessario uno sforzo da parte di tutti per uscire da questa difficilissima situazione che, se non governata con determinazione, costanza, e partecipazione rischia di far cadere Teramo in un baratro senza fine”.