In ambito urbano gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 22,0% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (20,5%) e in curva (6,4%). Lungo le strade extraurbane il 25,5% degli incidenti avviene in curva, il 14,9% in corrispondenza di una intersezione. La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (73,6%).
La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.175 casi, 15 vittime e 1.836 feriti), seguita dal tamponamento (516 casi, 8 decessi e 914 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la caduta da veicolo (8,8 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’urto con ostacolo accidentale (6,2) e lo scontro frontale (5,4). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 5,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,7 decessi).
I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 63,1% delle vittime e il 67,7% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 21,4% dei morti e il 25,6% dei feriti, i pedoni il 15,5% dei deceduti e il 6,7% dei feriti. È over 64 l’84,6% dei pedoni rimasti vittime di incidente stradale, mentre il 28,3% dei feriti totali appartiene alla fascia di età 15-29 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 676,7 per la classe di età 15-29 anni e a 447,0 per quella 30-44 anni.
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