Religione

Indulgenza Plenaria a Campli: ecco come ottenerla

Condividi

Salendo in ginocchio i 28 scalini della Sala Santa si può ottenere tutti i venerdì di Quaresima ma anche in quattro fine settimana dell’anno

CAMPLI –  È la Quaresima uno dei periodi dell’anno più importanti per Campli, uno dei borghi più belli d’Italia. In questo periodo infatti è possibile ottenere l’Indulgenza Plenaria salendo – in ginocchio, in preghiera e a capo chino – i 28 gradini in legno d’ulivo della Scala Santa, Santuario tra i più importanti del Centro Italia, simbolo religioso, culturale e artistico di Campli.

Il privilegio dell’Indulgenza Plenaria – con lo stesso valore di quella che si può ottenere sulla Scala Santa di Roma – fu concesso alla Scala Santa di Campli nel 1772 da Papa Clemente XIV. Il 14 gennaio 2002, il Pontefice Giovanni Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, estendendo l’Indulgenza a tutti i venerdì di Quaresima. L’indulgenza plenaria può essere ottenuta anche:

• il terzo fine settimana dopo Pasqua, dal sabato pomeriggio al lunedì sera
• il terzo fine settimana di settembre, dal sabato pomeriggio al lunedì sera
• il terzo fine settimana di ottobre, dal sabato pomeriggio al lunedì sera
• nel fine settimana della Pentecoste (circa cinquanta giorni dopo Pasqua), dai Vespri del sabato fino al martedì sera;

L’indulgenza parziale può essere ottenuta ogni giorno.

La Scala Santa venne istituita a Campli il 21 gennaio del 1772 grazie ad un Privilegio Pontificio di Clemente XIV. Il merito va sicuramente al gran lavoro diplomatico dell’allora Priore dell’Arciconfraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco, l’avv. Giampalma Palma, padre dello storico Niccola. L’edificio sacro è costituito da 28 gradini in legno da salire rigorosamente in ginocchio, per la remissione dei peccati. Coloro che effettuano il rito, ricevono l’Indulgenza Plenaria con lo stesso valore dell’omonima Scala di Roma. Il santuario “camplese”, oltre al valore religioso, racchiude in sé un elevato senso artistico e culturale: sulla Scala di ascesa, come in quella di discesa, il penitente ripercorre “metaforicamente” la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, attraverso la lettura delle immagini raffigurate dalle sei grandi tele poste ai lati. Sulla sommità della Scala vi è una grata che conduce al Sancta Sanctorum, vero cuore del Santuario.

Al suo interno vi sono custodite alcune schegge della Croce di Cristo oltre a numerose reliquie conservate in artistici reliquiari di scuola napoletana. La Scala di discesa presenta colori più vivi e accesi per rievocare la Resurrezione di Cristo e ad indicare simbolicamente la purificazione del fedele in seguito all’Indulgenza ottenuta. L’intero ciclo pittorico venne affidato alla maestria dell’artista teramano, Vincenzo Baldati, che ultimò i lavori nel 1781. Il Santuario “camplese” è particolare nel suo genere: è incentrato interamente sulla Passione di Cristo. Per tale motivo il 14 gennaio 2000 il Pontefice San Giovanni Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, promulgando l’Indulgenza a tutti i venerdì di Quaresima, oltre alle Indulgenze già istituite nel 1700.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Campli

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter