Chieti

Infinito Presente, simposio delle arti a Chieti

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Rassegna artistica e culturale dal 2 al 9 giugno presso il tempietto ottagonale di Santa Maria del Tricalle. Nell’occasione ci sarà la riapertura della Chiesa di Santa Maria del Tricalle

CHIETI – Da sabato 2 giugno a sabato 9 giugno 2018 a Chieti, nel periodo della festa di San Francesco Caracciolo in piazza del Tricalle, presso il tempietto ottagonale di Santa Maria del Tricalle, gioiello dell’architettura sacra medievale, si svolgerà un rassegna artistica e culturale dal titolo Infinito Presente. L’obiettivo della manifestazione è di restituire alla comunità una parte del suo patrimonio storico e artistico, dando la possibilità di visitare la chiesa, chiusa ormai da più di quaranta anni, sia a chi non vi è mai entrato che a chi si ne possiede un ricordo lontano nel tempo. La riapertura della Chiesa comprenderà anche la riqualificazione del giardino che ne circonda il perimetro.

La chiesa di Santa Maria a (o del) Tricalle è ubicata poco fuori dal centro storico nella zona detta appunto del Tricalle, dal latino ‘a Tribus Callis’, cioè all’incrocio di tre strade maestre. È un esempio dell’attenzione rivolta in Abruzzo ai templi a pianta centrale del Rinascimento toscano (insieme al S. Flaviano di Giulianova), anche se la sua costruzione originale risale al XIV secolo (1317), probabilmente sui resti di un tempio pagano dedicato a Diana Trivia. La chiesa è stata riedificata e trasformata nel XV secolo (e poi ancora nel 1879) con l’aggiunta della cupola ovoidale, delle paraste angolari e della cornice ad archetti intrecciati, ovuli e palmette.

Diviene chiesa cimiteriale per i condannati a morte alla fine del XVIII secolo. La chiesa, a pianta ottagonale in laterizio, conserva della costruzione trecentesca, resti del porticato ed il semplice portale a sesto acuto in cotto con lunetta decorata con un delicato affresco raffigurante una Madonna con Bambino. L’interno, solenne nella sua semplicità, presenta su cinque lati dell’ottagono altrettante nicchie incorniciate da arcate rinascimentali. Esiste un disegno a pastello (cm. 44 x 58), eseguito e firmato da Francesco Paolo Michetti probabilmente nel 1880, che raffigura la chiesa di Santa Maria a Tricalle, conservato presso la Pinacoteca Civica Vincenzo Bindi di Giulianova.

“Abbiamo riconosciuto nella forma ottagonale del cosiddetto “tempietto del Tricalle” la rappresentazione non casuale né arbitraria – da parte degli artisti artigiani del tempo – del simbolo dell’infinito e quindi della dimensione trascendente; l’ottagono era percepito dalla coscienza degli iniziati del tempo come l’elemento femminile dell’anima umana, ponte e sintesi fra terra (il quadrato) e cielo (il cerchio). Abbiamo sentito la particolare risonanza di questa “presenza” con il lavoro che stiamo portando avanti per riconoscere e restituire all’arte una funzione sociale e spirituale attraverso la conoscenza e l’uso di forme e gesti precisi e di contenuti universali archetipici che risuonino con la nostra essenza più profonda e luminosa. Il presente siamo noi uomini, che lavoriamo per far rivivere questo luogo”. Walter Zuccarini

La rassegna comprederà:

  • una mostra della durata di una settimana, nella quale saranno esposti sculture, fotografie, installazioni e disegni. proiezioni di video;
  • un simposio di scultura della durata di tre giorni in cui alcuni degli scultori de la Casa per le Arti e della Casa degli artisti di Sant’Anna del Furlo, mostreranno pubblicamente come nasce una scultura, partendo da blocchi grezzi. Sarà adoperata la pietra bianca della Maiella che collega idealmente l’arte contemporanea all’arte antica essendo stata utilizzata per esprimere i capolavori dell’architettura e dell’arte sacra medievale abruzzese.
  • conferenze, incontri e visite guidate
  • performance sceniche e reading
  • concerti

L’ideazione e la direzione artistica sono di Walter Zuccarini, scultore e co-fondatore de la Casa per le Arti, titolare di un laboratorio di arti applicate che si tramanda di padre in figlio da quattro generazioni. La produzione esecutiva e la comunicazione sono a cura di Zaira Fusco e Marco Passerini di cu_i comunicazione umanistica integrata.

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