L’udienza è relativa all’istanza presentata dagli avvocati della Montedison per chiedere che il processo sulla mega discarica non si tenga a Chieti
PESCARA – Si terrà oggi in Cassazione l’udienza relativa all’istanza presentata dagli avvocati della Montedison , sottoscritta da 13 dei 19 imputati,per chiedere che il processo sulla mega discarica non si tenga a Chieti per una sorta di “incompatibilità ambientale”.Le Associazioni ambientaliste MILADONNAMBIENTE – ITALIA NOSTRA – MARE VIVO – ECOISTITUTO ABRUZZO intervengono con un comunicato e ribadiscono con forza che l’inquinamento di Bussi “merita un Processo e una Giustizia”.Invitano altresì il nuovo Presidente della Regione e i nuovi e vecchi sindaci della valle ad assumersi le responsabilità della messa in sicurezza del “proprio” territorio.
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Nel caso si stabilisse che le sedi abruzzesi sono troppo “antipatizzanti” e si dovesse, quindi, ricominciare daccapo, è evidente che la prescrizione attende solo di essere colta e che giustizia …non s’ha da fare!
Del resto, chi ha accompagnato il processo dall’inizio sa che solo la nostra determinazione ha impedito che NON ci fossero, in fase di udienza preliminare, le costituzioni di parti civili di Ministero e Commissario Governativo…E che solo la forza e la volontà dei magistrati della procura hanno imposto l’ascolto della serietà e gravità dei temi e dei problemi. Dicemmo, fin da allora, che, a noi associazioni e cittadini, interessavano certo la giustizia e la individuazione dei responsabili, ma insieme ad esse e in primis – come diritto garantito dalle norme e dal buonsenso- soprattutto la immediata messa in sicurezza della valle, delle sue acque superficiali e profonde.
Dopo anni, alla vigilia di una scadenza che potrebbe essere definitiva , ci troviamo nel pericolo di affossamento del processo e con una “valle” – quella del fiume Pescara che regola il ciclo dell’acqua per la nostra vita – appena sfiorata da superficialissime azioni di risanamento, la cui responsabilità non si capisce più a chi attribuire, dati gli ultimi passaggi, confusi e inappropriati, che riguardano le competenze del Commissario Goio (ordinanza Gabrielli, settembre 2013).
Dalle nostre parti si dice: cornuti e mazziati. Al nuovo Presidente e ai nuovi e vecchi Sindaci
Chiediamo pertanto al nuovo Presidente della Regione e ai nuovi e vecchi sindaci della nostra valle ( Pescara, Spoltore, S.Giovanni Teatino, Chieti, Rosciano, Scafa, Alanno, Tocco da Casauria, Tosse de’passeri, Castiglione etc.) di pretendere analisi terze e indipendenti per conoscere lo stato delle acque contaminate dalla discarica Tre Monti, apparentemente ancora in mano alle competenze di Goio, al contrario delle altre aree inquinate che sono, regolarmente, “controllate” dal Ministero dell’Ambiente!
Chiediamo loro di riprendere in mano il governo della Valpescara e di assumersi le responsabilità di ottenere la messa in sicurezza del “proprio” territorio amministrato, chiedendo a Gabrielli di riprendersi a casa l’architetto Goio e assicurando ai cittadini i diritti fondamentali sui quali è fondato il patto sociale e politico!