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ArteParco presenta Radicorno, la nuova installazione di Sissi

da Marina Denegri

sissi radicorno

L’installazione di Radicorno dell’artista bolognese Sissi per il suggestivo contesto del Parco é prevista per il 31 luglio

PESCASSEROLI – In occasione della quarta edizione, ArteParco, progetto nato con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – tra i siti naturalistici dalle origini più antiche in Italia simbolo di natura incontaminata -, presenta l’installazione site-specific Radicorno dell’artista Sissi (Bologna, 1977), visibile da sabato 31 luglio 2021.

Per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni da ArteParco, l’iniziativa gode del Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Ente Parco, il Comune di Pescasseroli e PARCO1923 – brand di profumi ispirato alle piante e ai fiori del Parco – ed è realizzata con il supporto di BMW Italia, che da sempre dimostra una particolare attenzione ai temi della sostenibilità e della protezione ambientale, e Sky Arte, il canale televisivo di approfondimento dedicato alla cultura e all’arte. Partner del progetto per la prima volta anche GORE-TEX, azienda leader nella realizzazione di tecnologie per capi outdoor, impegnata a garantire un impatto economico e sociale positivo nel rispetto dell’ambiente.

Un connubio perfetto e raro quello tra Arte e Natura, alla sua quarta edizione, che unisce la bellezza artistica a luoghi unici ed incontaminati come il Parco, creando un percorso dove ognuno può ‘perdersi’ nell’esplorazione di se stessi e del luogo”, afferma il Direttore del Parco Luciano Sammarone. “Un posto in cui la l’arte dialoga con la Natura attraverso l’utilizzo esclusivo di materiali ecologici e naturali e dove l’opera stessa diventerà parte della Natura abbandonandosi allo scorrere delle stagioni”.

PARCO1923 è un marchio che nasce con la volontà di raccontare il raro patrimonio olfattivo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise invitando a conoscere la bellezza di questi boschi millenari e fiori rari”, racconta Ugo Morosi, fondatore di PARCO1923. “ArteParco è un progetto volto a far scoprire l’incanto di questa natura incontaminata attraverso l’arte contemporanea, dando al visitatore la possibilità di apprezzarne l’inestinguibile valore”.

Per l’occasione, Roberto Olivi, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di BMW Italia dichiara: “Nel 1971, esattamente 50 anni fa, iniziava il nostro impegno culturale a livello mondiale, commissionando tre dipinti all’artista Gerhard Richter. Da allora sono state avviate più di un centinaio di iniziative culturali da parte del BMW Group nel campo dell’arte moderna e contemporanea, della musica classica, del jazz, così come nell’architettura e nel design. Analogamente, nel corso di oltre 50 anni di presenza sul mercato italiano, noi di BMW Italia siamo stati al fianco di moltissime istituzioni e realtà di altissimo profilo. L’impegno culturale e gli investimenti correlati sono una parte fondamentale del nostro programma di responsabilità sociale d’impresa, che abbiamo chiamato Specialmente, e riteniamo che sia un dovere per un’azienda leader come la nostra, restituire parte del successo che il mercato ci riconosce alla società in cui operiamo. La libertà creativa incondizionata e le cooperazioni sostenibili e a lungo termine sono essenziali per dar vita ad una vera partnership nel campo culturale. L’esperienza condivisa, il contatto umano e la conoscenza permettono un’interazione che vada al di là della mera sponsorizzazione e rappresenti il valore aggiunto che noi cerchiamo di apportare in tutte le iniziative che attiviamo nel nostro Paese. ARTEPARCO rappresenta la sintesi perfetta di questo modo di intendere la cultura e per questo motivo siamo partner dell’iniziativa dal primo giorno e l’abbiamo confermata anche nel 2021”.

GORE-TEX partecipa ad ArteParco con la volontà di supportare attivamente questa bella iniziativa fatto di persone, natura, arte e sostenibilità, tematiche per noi fondamentali in quanto parte integrante della nostra cultura aziendale. Dalle nostre origini ci impegniamo scrupolosamente per garantire un impatto economico e sociale positivo, sempre nel rigoroso rispetto dell’ambiente. Questa precisa attenzione per la sostenibilità è perfettamente in linea con la nostra promessa, Together, improving life, con i nostri valori storici e con l’impegno che GORE-TEX assume nei confronti degli Associati, dei clienti e dell’insieme della comunità. Più che mai in questo momento è importante riaffermare il valore universale della cultura e l’obbligo di preservare il nostro patrimonio paesaggistico” racconta Francesca Dal Bosco, Responsabile Marketing di GORE-TEX.

Radicorno di Sissi

Dopo il successo delle prime tre edizioni che hanno visto nascere nel Parco le opere Animale Vegetale (Il Cuore) dell’artista-designer Marcantonio, (specchi angelici) di Matteo Fato e Un tempo è stato di Alessandro Pavone, protagonista di questa quarta edizione è l’artista Sissi che ha immaginato l’installazione site-specific Radicorno per il suggestivo contesto del Parco dove sorgono le antiche Foreste Vetuste, riconosciute patrimonio UNESCO nel 2017.

Nel Parco Nazionale, d’Abruzzo, Lazio e Molise vivono maestosi alberi secolari e rare fioriture, un ambiente boschivo incantato che svela ad ogni passo stupore, luogo ideale per dare vita a nuovi miti e leggende.

Partendo da questa peculiarità magica delle foreste, l’artista ha ideato una scultura in ceramica bianca che si innalza per circa 2 metri, avvolgendosi su se stessa fino a terminare in una punta conica dai colori simbolici. Modellata istintivamente per evocare la natura metamorfica di una radice, Radicorno, collocato su una grande pietra trovata dall’artista nel Parco, cerca la sua luce come un germoglio, e si avvita fino a prendere la forma del corno di un mitico unicorno.

“Sono davvero entusiasta di lavorare su questo progetto per ArteParco tra questi boschi preziosi. In questo momento storico l’uomo sente finalmente la necessità e il dovere di riconciliarsi con la natura. Per questo per la mia opera ‘Radicorno’ ho pensato ad un simbolo archetipico di un animale fantastico che faccia riflettere sui molteplici aspetti della vita e sul bisogno di rimanere connessi gli uni con gli altri, riportandoci a un tempo lontano di cui ci rimane testimonianza solo attraverso storie, miti e leggende”, afferma Sissi. “Con il simbolo del corno dell’unicorno ho voluto sovvertire il concetto di wunderkammer, nato in un’altra epoca da una civiltà moderna e coloniale, in espansione, che rubava elementi esotici per collezionarli privatamente. Con ‘Radicorno’ l’intento è quello di riportare nel paesaggio questi elementi ancestrali, con la speranza di riparare ogni torto subito, per rendere omaggio e fare pace con la natura. La natura è il legittimo luogo delle meraviglie e tra tutti gli elementi la ceramica, con la sua pulsione celebrale organica è per me lo strumento più adatto a rappresentare il mito e a creare nuove leggende”.

Il progetto rivela le peculiarità della ricerca artistica di Sissi che, avvalendosi di strumenti presi in prestito da discipline come l’archeologia, l’anatomia e la storia, dà nuove identità agli oggetti ridefinendo la realtà che la circonda. L’opera infatti, partendo dell’ambiente naturale e radicata nella fisicità scultorea della pietra, evoca una storia suggestiva che si attiva nell’incontro inatteso con lo spettatore: dell’unicorno si narra la particolarità di apparire solo in circostanze straordinarie.

Nel corso dei secoli l’unicorno ha acquisito diversi significati: nelle storie tradizionali cinesi è considerato un animale mitico dai poteri taumaturgici, nella religione cristiana simboleggia la purezza della Vergine Maria, mentre nella cultura secolare euroasiatica rappresenta per gli esseri umani tutto ciò che è invisibile e inspiegabile. Successivamente, in epoca medioevale e nel rinascimento l’Unicorno, simbolo dell’umiltà invincibile, ha grande diffusione nei testi e negli affreschi in ambito ermetico-alchemico, ricorrendo spesso come elemento decorativo nei codici miniati. Infine, tra il XVI e il XVIII secolo, trova un corpo che lo rappresenti nel dente ritorto del Narvalo diventato tra i collezionisti europei simbolo e oggetto di desiderio spesso presente nelle meravigliose wunderkammer.

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