MILANO – Con un gol per tempo i ragazzi di Stramaccioni liquidano il Pescara e senza grossi sforzi tengono al sicuro il punteggio fino alla fine. Troppo facile per i neroazzurri avere la meglio dei biancoazzurri, compatti dietro ma poco incisivi in avanti, nonostante le numerose assenze dei padroni di casa in difesa. Gara giocata su ritmi molto più compassati rispetto a quella vista a Firenze con l’Inter che ha vissuto di fiammate dei suoi fuoriclasse da Palacio, a Cassano, passando per Guarin e che sul due a zero non ha disdegnato di far vedere delle buone giocate con il Delfino che inevitabilmente doveva concedere qualche pallone in più sulle ripartenze.
COSÍ IN CAMPO – Stramaccioni come detto nell’articolo di presentazione deve rinunciare a tutta la difesa titolare e tiene in panchina diversi titolari non ancora pienamente recuperati come Gargano e Milito. Difesa a 4 con Cambiasso a fare il centrale con Chivu e Jonathan-Silvestre laterali. A centrocampo affianco a Zanetti in posizione da mediano troviamo Alvaro Pereira e il primavera Benassi. In avanti Guarin dietro le punte Palacio e Cassano. Risponde il tecnico Bergodi con dieci/undicesimi di squadra confermata rispetto a quella di Firenze. Unica novità è Colucci in posizione mediana al posto dello squalificato Togni. Difesa a quattro con Terlizzi-Capuano centrali e Modesto-Balzano esterni. A centrocampo assieme Colucci troviamo Nielsen e Bjarnason mentre in avanti Weiss dietro le punte Jonathas e Celik.
FASI DI STUDIO, PESCARA COMPATTO – Avvio equilibrato con il Pescara che senza affondare il colpo colleziona diversi calci d’angolo e con l’Inter che prova a prendere le misure aggirando il muro difensivo avversario con improvvise verticalizzazioni e tocchi di genio di Cassano. Al 6′ Guarin verticalizza per Palacio che prende il tempo prima a Modesto poi anticipa Perin in uscita ma il suo passaggio rasoterra attraversa tutto lo specchio della porta ma nessuno è pronto a correggere in rete. Quindi al 17′ Cassano in area semina il panico ma i diagonale rasoterra sul primo palo trova l’attenta respinta in tuffo di Perin. Al 28′ guizzo di Guarin che scappa sulla destra a Bjarnason che rischia tantissimo nell’intervento in scivolata che provoca solo un corner per i suoi. I neroazzurri attaccano ma non danna l’impressione di poter graffiare senza un terminale offensivo come Milito.
PERLA DI PALACIO, NEROAZZURRI AVANTI CON I SUOI CAMPIONI – Al 31′ però arriva il vantaggio dell’Inter con Palacio che dopo aver ricevuto il tacco di Cassano su verticalizzazione di Chivu è bravissimo a girarsi in area aggirando Terlizzi e freddando Perin sulla sua sinistra con un diagonale tanto potente quanto preciso. Un minuto dopo conclusione da fuori area di Guarin ,ma il pallone viene sporcato in angolo da una deviazione della difesa biancoazzurra. Il break della squadra abruzzese è poca cosa con una punizione a giro di Colucci al 40′, ma Handanovic non ha problemi a bloccare sul suo palo in due tempi. La prima frazione di gioco si chiude con una giocata di Cassano che dal limite dell’area apre per l’inserimento di Jonathan. Il difensore la mette al centro per Palacio che non arriva sul pallone.
PALACIO-GUARIN, FACILE RADDOPPIO – Ripresa che vede il Pescara partire con migliori intenzioni e al 6′ conclusione troppo alta da fuori area di Weiss e palla che sorvola la traversa. Passano sessanta secondi e contropiede dell’Inter con una percussione sulla destra di Guarin e conclusione di Jonathan che termina di poco a lato. Al 9′ raddoppio dell’Inter con Guarin che scambia in area con Palacio ;questi invece di tirare dopo una finta su Colucci porge il pallone sui piedi del colombiano che deve solo depositarla in rete con la difesa del Pescara in bambola. É il momento migliore per la squadra di Stramaccioni che al 10′ funziona ancora bene sull’asse Guarin-Cassano per Palacio che in area viene anticipato al momento del tiro. Al 14′ prima con Cassano che dal fondo serve troppo lungo Palacio quindi Guarin calcia malamente in area. Bergodi inserisce Cascione per uno stanco Nielsen ; al 22′ cross teso dal fondo di Bjarnason sul secondo palo per Celik che impatta male con la testa e pallone che esce alto sopra la traversa. Stramaccioni toglie Cassano per Rocchi.
L’Inter rallenta i ritmi e con qualche disimpegno errato potrebbe favorire il Pescara che tuttavia non appare mai pronto ad accendere il match. Infatti al 32′ errore in disimpegno di Chivu per Cambiasso; questi viene anticipato da Jonathas che da buona posizione in area spara alto. Da registrare intorno al 35′ due palle gol per i neroazzurri prima una palla in area di Palacio per Pereira che ,favorito dal velo di Rocchi, con un potente diagonale impegna severamente Perin che si tuffa sulla sua sinistra; quindi Benassi (uno dei migliori in campo) per Palacio in area in posizione defilata e conclusione sull’esterno della rete con l’attaccante neroazzurro arrivato esausto alla conclusione. Unico rimpianto per il Delfino è non aver rischiato qualcosa di più contro la difesa avversaria completamente rivoluzionata. Giusto rischiare poco in sfide simili ,ma lottare per la salvezza implica anche provare a mordere di più l’avversario.
TABELLINO:
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Chivu, Cambiasso, Silvestre, Chivu, Jonathan; Zanetti, Benassi, Pereira; Guarin (dal 33′ st Mudingayi); Palacio (dal 42′ st Milito), Cassano (dal 23′ st Rocchi). A disposizione: Belec, Di Gennaro, Coutinho, Mariga, Obi, Gargano, Duncan, Bianchetti, Livaja. All. Stramaccioni.
PESCARA (4-3-1-2): Perin; Modesto, Terlizzi, Capuano, Balzano; Nielsen (dal 19′ st Cascione), Colucci, Bjarnason; Weiss (dal 37′ st Caprari); Jonathas, Celik (dal 32′ st Abbruscato). A disposizione: Pelizzoli, Falso, Zanon, Romagnoli, Bocchetti, Vukusic, Blasi. All. Bergodi.
Arbitro: Celi
Reti: 31′ pt Palacio, 9′ st Guarin
Ammoniti: Palacio, Benassi, Balzano, Celik
Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 3 minuti di recupero nella ripresa.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]