PESCARA – Il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa in merito al dibattito sul futuro dell’area a ridosso del porto turistico, ha detto:
appare evidente e condivisibile l’idea che l’area dell’ex Cofa debba svolgere una funzione di tipo turistico-ricettiva, di congiunzione con il porto turistico, di completamento del Ponte del mare e non residenziale perché, in questo caso, sarebbe una sconfitta per la città. Tuttavia si deve tener conto che un’idea simile non si può reggere con il solo contributo del pubblico, ma è necessario anche l’intervento del privato.
La Camera di commercio è la candidata per gestire questa struttura perché meglio interpreta il compromesso tra pubblico e privato. Cosa fare quindi dell’area? La mia proposta che rivolgo a Regione, Comune e Camera di commercio è quindi quella di aprire un confronto con le grandi città che hanno già affrontato la riprogettazione dei waterfront, che in passato hanno svolto una funzione industriale. L’esempio più calzante è Barcellona che ha costruito il suo successo sul polo fieristico, ma anche Almeria, Bilbao che ha saputo riconvertire la zona industriale in culturale, così come gli stabilimenti di Bagnoli, in Campania, che con il progetto “Bagnoli futura” stanno portando avanti l’idea di polo turistico di un’area paesaggistica molto quotata.
Vanno coinvolti quindi i sindaci delle città che hanno già affrontato la problematica per aprire un confronto alto e costruttivo e verificare la possibilità di calare quelle idee nella realtà pescarese. Solo così si può pensare davvero allo sviluppo di un’area strategica sulla quale Pescara gioca il proprio futuro.
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