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Intitolata la Sala Conferenze dell’Ospedale Civile di Pescara al professor ‘Giuseppe Consoli’

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PESCARA –  Si è svolta ieri, nell’ambito del Convegno medico sulla diabetologia,  la  cerimonia di intitolazione della Sala conferenze dell’Ospedale Civile ‘Spirito Santo’ di Pescara al professor ‘Giuseppe Consoli’ . Presenti  il Direttore generale della Asl Claudio D’Amario, il neo-rettore dell’Università ‘D’Annunzio’ Carmine Di Ilio , la famiglia del professor Consoli ed il  vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli che ha detto:

“Il professor Giuseppe Consoli era un vulcano: ha contribuito alla realizzazione del nuovo ospedale civile di Pescara, alla realizzazione della stessa Sala conferenze del nosocomio che considerava una ‘fucina’ di idee, un luogo di incontro delle proposte sulla medicina innovativa, un laboratorio che doveva essere sempre vivo, animato, per scambiarsi esperienze, iniziative, progetti, tutti tesi a garantire la salute e il benessere dei cittadini e dei pazienti. Ovunque passava lasciava il segno, il ricordo, dava spunti su cui riflettere. E oggi è dunque un onore, per chi lo ha conosciuto, per la sua famiglia, e per tutto il mondo medico, dare alla stessa Sala conferenze il suo nome, ‘Giuseppe Consoli’, facendola uscire dall’anonimato e dandole un’anima”.

Ha sottolineato Fiorilli:

“Pescara  può vantare grandi nomi di luminari della medicina, nomi che hanno dato lustro e onore al nostro nosocomio e, più in generale, alla sanità dell’Abruzzo intero, parlo dei fratelli Pierangeli, di Glauco Torlontano, di Del Gatto, personaggi che hanno fatto ricerca nella loro lunga attività medica, insegnando a intere generazioni di medici le buone prassi, a partire dall’umanizzazione del rapporto tra il medico e il paziente, che non può essere solo un numero anonimo su una cartella clinica, ma chiede a chi lo prende in cura di occuparsi del suo ‘caso’ come persona, come essere umano con un nome e un cognome, con la sua tipologia, le sue paure e le sue necessità. Pescara ha avuto e ha ancora oggi medici che hanno la capacità di instaurare un rapporto vero con l’utente, e sicuramente il professor Giuseppe Consoli ha i titoli per far parte di quei medici-luminari della sanità abruzzese che si è sempre occupato del corpo e della mente dei suoi pazienti, e soprattutto si preoccupava anche dell’accoglienza degli utenti quando arrivavano in ospedale, della loro degenza, di migliorarne la permanenza sotto tutti i punti di vista. E’ stato tra i fautori della realizzazione della Sala conferenze del nosocomio, che considerava il punto di incontro di progetti, esperienze, di innovazioni, ma anche di aggregazione per dare al nosocomio lo spirito della grande famiglia che lavora, unita, per un solo obiettivo, garantire il benessere dei pazienti, dei cittadini tutti, scambiarsi capacità e ricerche, una famiglia capace di interagire al proprio interno per trovare sempre soluzioni idonee a ogni caso. E c’è riuscito, il professor Consoli ha saputo realizzare tale finalità, lasciando un’impronta chiara nell’ospedale di Pescara, così come lasciava il segno ovunque andasse, nella sanità così come nella vita sociale, sempre pronto alla condivisione e al sorriso. Da oggi la Sala conferenze di Pescara uscirà dall’anonimato, per assumere un nome importante, carico di significato per tutti coloro che ne varcheranno la soglia, quello del professor Consoli.

Subito dopo il manager D’Amario e il rettore Di Ilio, con il vicesindaco Fiorilli, hanno svelato l’opera di Cascella, posta all’ingresso della Sala conferenze, e sulla quale è stato inciso il nome del professor Consoli.

 

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