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“Io non rischio”: gli appuntamenti in provincia di Teramo e L’Aquila

da Redazione

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Il 13 e 14 ottobre i volontari Anpas Abruzzo nelle piazze abruzzesi. In quali trovare la campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile?

TERAMO – Il volontariato di protezione civile, le Istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Il 13 e 14 ottobre volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” nelle principali piazze italiane, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.

Il cuore dell’iniziativa – giunta quest’anno all’ottava edizione – è il momento dell’incontro in piazza tra i volontari formati e la cittadinanza.

Sabato 13 e domenica 14 ottobre, in contemporanea con le altre città in tutta Italia, anche le città di Pineto, Scurcola Marsicana, Civitella Roveto, L’Aquila, Roseto degli Abruzzi e Morro d’Oro insieme ad altre città regionali partecipano alla campagna “Io non rischio”.

Per scoprire cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio terremoto e alluvione, gli appuntamenti in Abruzzo con i volontari Anpas sono:

13 ottobre – Pagliare di Morro D’Oro (TE), Largo Aureliano

13/14 ottobre – Pineto (TE), Piazza S. Agnese

13/14 ottobre – Scurcola Marsicana (AQ), Piazza Risorgimento

13/14 ottobre – L’Aquila, Piazza Duomo

14 ottobre – Civitella Roveto (AQ), Piazza Gran Sasso

14 ottobre – Roseto degli Abruzzi (TE), Piazza della Libertà.

L’edizione 2018 coinvolge oltre 3.400 volontari e volontarie appartenenti a 532 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

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