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Isola del Gran Sasso, messa a dimora un acero dinanzi il Santuario S. Gabriele

da Redazione

Celebrata dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga la ricorrenza dei 30 anni dall’approvazione della Legge Quadro istitutiva del Parco

ISOLA DEL GRAN SASSO – Lunedì ,6 dicembre 2021, a  Isola del Gran Sasso dinanzi al Santuario di S Gabriele dell’Addolorata il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha celebrato pubblicamente la ricorrenza dei 30 anni dall’approvazione della Legge Quadro istitutiva del Parco, Legge n. 394/91 del 6 dicembre 1991.
Nell’occasione è stato messo a dimora un acero montano dell’altezza di 1,80 metri dotato di QR Code per il rilievo della Co2 sottratta quale concreta azione di educazione per il contrasto ai cambiamenti climatici.
“La messa a dimora di un albero” dichiara il Presidente del Parco Avv. Tommaso Navarra “simboleggia la volontà di futuro propria della nostra Istituzione nonché le radici profonde sulla quale è piantata storicamente. La Legge 394 del 1991 ha rappresentato uno snodo essenziale per la tutela del nostro straordinario territorio e per la stessa Regione Abruzzo, con la costruzione di un corridoio ecologico di eccezionale valore costituito dai tre Parchi Nazionali, il Parco Regionale e le Riserve Naturali; una costruzione di futuro quale Regione Verde d’Europa ed oggi Regione del Benessere di efficace valore strategico per la nostra Comunità identitaria”.
Ha aperto i saluti istituzionali il Sindaco di Isola del Gran Sasso Ing. Andrea Ianni il quale ha sottolineato l’importanza per il Comune di un’adeguata protezione e valorizzazione del proprio territorio e delle straordinarie matrici ambientali ivi presenti auspicando una sinergica azione di promozione e di sviluppo a favore della popolazione che continua, con mille difficoltà, ad agire ed operare in un’area interna non facile e alla quale è necessario che anche il Parco sappia dare idonee possibilità di vita e di progresso.
Sono intervenuti nell’occasione il Colonnello dei Carabinieri Forestali Dott. Gualberto Mancini che ha ricordato l’impegno dell’Arma per la tutela e l’implementazione, anche in termini innovativi di specifiche attività per il nostro patrimonio forestale. Sono seguiti gli interventi di tutti i rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale presenti sul territorio ed in particolare del Dott. Dante Caserta Vice Presidente nazionale del WWF Italia per il quale la Legge 394 rappresenta una storia di successo nel panorama normativo italiano con la strutturazione di un sistema di Aree Protette che ha anticipato le programmazioni nazionali attuali con obiettivi strategici lungimiranti che oggi sono ben evidenti a tutti.
È intervenuta altresì la Prof.ssa Paola Di Felice, Vice Presidente regionale dell’Associazione Italia Nostra, che ha sottolineato il valore storico culturale dell’albero protetto nelle antiche civiltà come una vera e propria divinità.

Per il CAI Sez,. di Teramo ha portato il saluto il Dott. Luigi Pomponi, neo Presidente, il quale ha rimarcato la vicinanza dell’associazione al territorio e al Parco nonché la specifica volontà di operare in sinergia con le altre associazioni ambientaliste.
Per Legambiente era presente Giuliano Di Gaetano il quale ha ricordato il percorso storico che ha preceduto l’approvazione della Legge 394 con specifici incontri, proprio anche ad Isola del Gran Sasso, di approfondimento e di stimolo nel corso del complesso iter legislativo; in modo ben augurante ha richiamato la forma elicoidale del seme dell’acero montano posto a dimora ed ha auspicato che il vento porti lontano e metta a dimora ulteriormente le politiche di tutela e di valorizzazione del territorio proprie della Legge 394 del 1991.
L’acero montano messo a dimora, alla presenza anche del Raggruppamento Carabinieri Forestali Parco ed in particolare della squadra a cavallo con due splendidi esemplari di cavallo murgese, è stato benedetto da Padre Dario Di Giosia, Priore del Santuario di S. Gabriele dell’Addolorata che ha ricordato la bellezza del creato e l’impegno di Papa Francesco per la tutela dell’ambiente e per uno sviluppo ecosostenibile.
“Il luogo che abbiamo scelto è un luogo simbolico” prosegue il Presidente Avv. Tommaso Navarra “in quanto il Santuario di S. Gabriele, alle falde della catena del Gran Sasso D’Italia, esprime evocativamente il ponte indispensabile tra le generazioni ed in particolare il futuro che dobbiamo saper assicurare ai nostri giovani dei quali il Santo è patrono”.

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