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Ispezione Dipartimento dello Stato su conti e personale comunale di Pescara:ufficializzati i dati

da Redazione

PESCARA – Gli assessori alle Finanze Eugenio Seccia e al Personale Marcello Antonelli nel corso della conferenza stampa convocata  ieri hanno ufficializzato  i dati inerenti l’Ispezione condotta dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero delle Finanze tra il 23 gennaio e il 17 febbraio 2012. Presenti anche il Direttore generale Stefano Ilari, il Dirigente del Settore Finanze Giovanni D’Aquino e il Dirigente del Settore Personale Gabriella Pollio.In tale circostanza l’Ispettore Danilo Baiocchi Recchioni, ha passato al setaccio la gestione tecnico contabile del Comune, in riferimento alle finanze, spulciando tutti i bilanci dal 2005 al 2010, con proiezione al preventivo 2011, e al personale, dal 2006 al 2011. Il risultato di quell’ispezione è contenuto in un faldone di 106 pagine che certifica la bontà dell’azione condotta dall’attuale maggioranza di governo: il bilancio redatto dal Comune di Pescara è ‘veritiero’, gli avanzi di amministrazione enunciati anno dopo anno sono realmente sussistenti e la gestione del personale rispetta i parametri di legge, almeno dal 2009 a oggi.

Ha affermato Seccia:

partiamo dalla verifica contabile: nella lunga relazione il Dipartimento afferma, innanzitutto, che gli avanti di amministrazione previsti in bilancio dall’Ente Comune sono realmente esistenti, e non sono virtuali, dunque ci conforta nel dire che il bilancio proposto è veritiero, e gli stessi residui attivi e passivi sono consistenti, considerando che l’amministrazione non ha mai avuto bisogno di ricorrere alle giacenze di Tesoreria. Tra i rilievi sollevati, l’Ispezione contesta la vetustà del Regolamento di contabilità, ed è vero visto che lo strumento è fermo al 1999, anche se è già partita la fase di revisione che contiamo di portare a termine al più presto. L’Ispezione ha poi verificato la progressiva riduzione, anno dopo anno, dei residui attivi, riduzione pari al 30 per cento, ovvero l’eliminazione dei crediti esigibili, verificando l’elevata capacità di riscossione dell’Ente rispetto ai creditori. Non ci sono situazioni di deficit strutturale, come accertato invece in altri Comuni, considerando che l’Ispezione si è svolta a livello nazionale, e infine, per quanto riguarda l’iscrizione in bilancio degli oneri della Bucalossi, l’Ispettore ha certificato il perfetto allineamento tra ciò che è stanziato e ciò che è stato incassato: in bilancio avevamo previsto uno stanziamento di circa 2milioni 290mila euro, e sino a oggi abbiamo già incassato 1milione 800mila euro, lasciando presumere che entro fine anno le due voci collimeranno. Nel documento si esprime il plauso per aver chiuso la vicenda degli Swap con Unicredit procurando un saldo positivo per il Comune pari a 169mila euro, mentre nel documento ci si invita a una maggiore devoluzione dei mutui, ossia a utilizzare le somme di vecchi appalti rimasti incompiuti per chiudere la partita debitoria con la Cassa Depositi e Prestiti al fine di destinare quelle somme ad altre opere o semplicemente per ridurre la quota di indebitamento.

Ha proseguito Antonelli:

sul personale  sono invece stati presi in considerazione due macrodati, ossia l’andamento della spesa del personale dal 2006 al 2011, al fine di verificare il rispetto della prescritta riduzione della spesa, e la gestione dei fondi relativi al salario accessorio del personale, sia di livello che dirigenziale. Per quanto riguarda la spesa per il personale, l’Ispezione ha certificato la sua costante riduzione, tranne che per il 2008, anno delle elezioni amministrative, quando paradossalmente è sceso il numero dei dipendenti impiegati, ma la spesa per il personale è aumentata di 200mila euro. La dotazione organica al 2006 era pari a 972 dipendenti, scesa nel 2010 a 864, e oggi a sole 817 unità. E ancora: l’ispettore ha evidenziato come dal 2006 al 2010, nonostante la riduzione della dotazione organica, la spesa per il personale sia rimasta sostanzialmente invariata: tale circostanza è determinata dal fatto che partite obbligatorie relative al fondo dei dirigenti non previste negli anni 2007-2008 hanno trovato copertura nel 2009, 2010 e 2011. L’Ispezione ha però evidenziato che con la delibera del 24 gennaio scorso hanno trovato attuazione i principi di razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratiche, attraverso il taglio di alcuni settori e delle relative posizioni dirigenziali. In merito alla contrattazione, l’ispezione ha rilevato che solo dalla fine del 2009 ‘l’Ente ha cominciato a procedere in autotutela alla totale ricostituzione dei fondi integrativi, al fine di rispettare integralmente la normativa, sia in materia di procedimento di costituzione degli stessi, sia in relazione alla loro entità’. Nel documento si evidenzia però come negli anni precedenti il 2009 sia sempre mancata la richiesta del parere del Collegio dei Revisori dei Conti che è invece un passaggio fondamentale per la legittimità delle erogazioni, parere che dal 2009 in poi c’è sempre stato. Infine è stata evidenziata la correttezza del rapporto di lavoro con il Direttore Generale, mentre c’è una criticità nell’applicazione, prima del 2009, della ‘norma di galleggiamento’ del Segretario generale, ovvero il Segretario generale non può percepire un’indennità inferiore o superiore a quella del Dirigente più pagato, norma non rispettata dal 2006 al 2009 quando i Segretari hanno percepito un titolo di indennità pari a 61mila euro a fronte dell’indennità del dirigente meglio pagato pari a 43mila euro. Una connotazione negativa si ritrova per l’utilizzo delle somme residuali non impiegate negli anni precedenti, e tale rilievo è utile e lo caleremo nel fondo 2012. Infine non ci sono stati rilievi sulle società partecipate.