PESCARA – Venerdì 18 gennaio, presso l’Officina del Gusto dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, lo scrittore e giornalista Antonio D’Amore ha presentato il suo volume ‘Il Viaggio dei viaggi che viaggiano’ nell’ambito della quarta edizione del Laboratorio Letterario.D’Amore,intervistato dallo studente Luca Lorusso, della classe quarta sezione F Enogastronomia,ha detto:
“‘Il Viaggio dei viaggi che viaggiano’ è la favola, la storia del viaggio che tutti dovremmo fare, dove non conta la partenza, né il ritorno, né la meta, perché si compie restando fermi ed è il più difficile di tutti: il viaggio è il momento in cui intuiamo per sempre chi siamo ed è quello che facciamo andando vicino al nostro cuore. Quindi l’intero volume si propone come la metafora più profonda dello scoprire se stessi ed è il viaggio che auguro a ogni giovane, a ogni studente, di compiere”.
Presenti, oltre all’autore D’Amore e alla Dirigente Alessandra Di Pietro, anche l’editore Leo Nodari, la docente Laura Intilangelo, Coordinatore del Laboratorio, e il docente, regista e attore Edoardo Oliva che ha letto brani del libro alla platea degli studenti del quinto anno sezioni A indirizzo Accoglienza, A e B indirizzo Enogastronomia.
“Ai nostri studenti – ha detto la dirigente Di Pietro aprendo l’incontro – continuiamo a proporre i nostri Laboratori letterari per consentire loro l’incontro con gli autori dei volumi, ovvero con chi scrive e trasmette emozioni. Abbiamo scelto Antonio D’Amore con il quale abbiamo già condiviso un segmento del nostro percorso nell’ambito del Premio Falcone e Borsellino e lo stesso D’Amore è stato premiato come ‘Maestro della Comunicazione 2018’, un importante riconoscimento che gli deriva dalla sua professione di giornalista d’inchiesta pulito, onesto. E riteniamo importante che anche ragazzi che studiano per diventare futuri chef professionisti, o maitre o per lavorare nell’accoglienza, vivano anche esperienze diverse dai propri interessi professionali più stringenti perché i nostri studenti devono essere ‘persone colte’, oggi non esiste più la figura del cuoco che sa solo mettere insieme le ricette, ma lo chef dev’essere un uomo di cultura e per diventare professionisti occorre conoscenza”.
Dopo il saluto della professoressa Intilangelo, e la lettura di un brano da parte dell’attore Oliva, spazio al giornalista D’Amore intervistato dagli studenti in sala: “Il libro – ha spiegato D’Amore – è la risposta alla mia vita quotidiana, nella quale mi dedico alla cronaca che rischia di inaridire la fantasia. E allora mi concedo la libertà della fantasia nello scrivere favole. I protagonisti del ‘viaggio’ di cui si parla nel libro sono in realtà i ‘viaggi stessi’, il viaggio di nozze, il pellegrinaggio, il week end, la scampagnata-pic nic, ai quali verranno affidate quattro destinazione diverse: il pellegrinaggio andrà a New York, dove inaspettatamente troverà Dio;
la Gita Scolastica andrà in Burundi, in una missione, dove non esistono scuole per una lezione di vita; il Viaggio di Nozze andrà a Teramo, anzi a Civitella del Tronto, a scoprire le proprie radici e che il matrimonio segna l’inizio di un viaggio di vita diverso, che si può fare anche da casa; la Settimana del Benessere andrà a Katmandu dove scoprirà qualcosa di più profondo, ossia il benessere dell’anima, nell’incontro con un monaco tibetano, e tutti torneranno per raccontare in modo diverso il proprio viaggio e rivelare il senso più autentico del romanzo, che vuole raccontare il viaggio che ciascuno di noi deve compiere per arrivare al proprio cuore”.