PESCARA – Si è tenuta giovedì 17 maggio , nel borgo di Città Sant’Angelo, la giornata conclusiva del progetto ‘Ma cosa mangi’ ,finalizzato a sensibilizzare sulla celiachia gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.L’iniziativa organizzata dall’Associazione Italiana Celiaci ha coinvolto oltre 1.500 bambini giunti da ogni parte della regione.
La dirigente di tale Istituto Alessandra Di Pietro, in riferimento all’evento, ha detto:
“Il primo messaggio che oggi abbiamo voluto lanciare con forza è che è possibile mangiare ‘senza glutine, con gusto’ . È evidente che la cucina italiana in particolare è basata fondamentalmente sul grano che è il nemico numero uno per coloro che sono affetti da celiachia e che, sino a poco tempo fa, erano costretti a escludere dalla propria dieta molti alimenti.
Esclusione che non riguarda solo la sfera strettamente alimentare, ma, inevitabilmente, anche quella sociale, perché diventa difficile condividere il momento del pasto sia con i propri familiari in casa, che con gli amici fuori casa. La celiachia diventa un ostacolo. Fortunatamente negli ultimi anni la scienza alimentare si è fatta in quattro per rimuovere tale ostacolo, comprendendone le implicazioni anche psicologiche, specie per i bambini e gli adolescenti, e ha reinventato, reimpostato, un’intera cultura gastronomica oggi pronta a soddisfare una pluralità di esigenze, trasformando l’ostacolo in ricchezza. La sfida è stata non solo legata alla nutrizione, ma alla cultura stessa del cibo e dell’alimentazione.
Durante l’evento gli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ hanno svolto attività di tutoraggio nei laboratori per bambini, mostrando com’è possibile mangiare e cucinare piatti gustosi, ma senza glutine, con gli intagli di frutta con il professor Prognoli, mentre il Presidente Anzellotti si è occupato della preparazione dei dolci gluten free. L’evento si è concluso con la maxi-tavolata di 280 metri, allestita nel centro storico di Città Sant’Angelo, dove i 1.500 bambini hanno consumato il pasto gluten free proposto dagli studenti dell’Ipssar sotto la guida del professor Massimo Marini, ossia insalata di riso, medaglione di maialino, patatine e dolci, ovviamente, senza glutine.
A servire i piatti sono stati gli studenti dell’indirizzo Sala, con il coordinamento dei professori Vincenzo Gambino e Pino Conte.
“Per i nostri studenti – ha aggiunto la dirigente Di Pietro – si è trattato di un momento esperienziale di grande crescita formativa che, fra l’altro, va incontro a quelle che sono le moderne esigenze della ristorazione, dove le intolleranze alimentari, l’attenzione salutistica verso gli ingredienti utilizzati e verso la preparazione degli alimenti, è divenuto un must obbligatorio per l’ingresso nel mondo del lavoro, oltre che un’opportunità di inserimento in un settore sempre più specialistico e professionale”.
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