PESCARA – “Un viaggio virtuale e teatrale lungo la Strada Statale 17, che conduce da Pescara a L’Aquila, riscoprendo, lungo il percorso le tradizioni, le leggende, i miti e anche i personaggi che hanno segnato i luoghi più significativi, ovvero riscoprendo la memoria del territorio, che diventa punto di forza nell’ultima tappa, L’Aquila, dimostrando che neanche il terremoto è riuscito a cancellare le tracce della nostra storia.
E’ questo il tema dello spettacolo ‘SS17 – La Strada della Partecipazione’ allestito, con il Teatrozeta de L’Aquila, dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara e che oggi verrà messo in scena nell’Aula Magna del Conservatorio di Pescara ‘L.D’Annunzio’, in un’ottica di collaborazione e sinergia tra due Istituzioni scolastiche. Protagonisti saranno i nostri studenti, alcuni dei quali diversamente abili, che presenteranno al pubblico il frutto dell’intenso lavoro di preparazione portato avanti nei mesi scorsi”.
Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘F.De Cecco’ di Pescara Alessandra Di Pietro, presentando lo spettacolo, scritto in collaborazione con il docente e scrittore Roberto Melchiorre, su regia del docente Edoardo Oliva.
“Lo spettacolo di giovedì – ha spiegato la dirigente Di Pietro – rappresenta il momento conclusivo del Progetto del MIUR, approvato e finanziato con fondi dell’ex legge 440, ed è stato realizzato con il coordinamento scientifico del Dirigente Tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo Antonella Mancaniello.
Si è articolato in tre fasi distinte, durante le quali sono stati coinvolti studenti, con particolare attenzione a quelli con bisogni educativi speciali, famiglie, dunque genitori e nonni, e gli stessi docenti, in una sorta di viaggio generazionale che ripercorrerà, in senso figurato, la Strada Statale 17, da Pescara a L’Aquila, al fine di ricostruire, attraverso le forme dello spettacolo dal vivo, la memoria del territorio in un’ottica di partecipazione, condivisione e inclusione.
Quindi quello che vedremo sulla scena sarà sicuramente un viaggio nel tempo e nello spazio, ovvero uno spettacolo sulla storia e sulle tradizioni popolari abruzzesi, ma anche sulla vita dei nostri nonni durante il conflitto mondiale o dei nostri genitori durante la fase del boom economico degli anni ’60, sino a giungere ai giorni nostri nel mondo della globalizzazione”.
Lo spettacolo, ospitato negli spazi del Conservatorio in viale Bovio, prenderà il via alle ore 10.