L’evento, con il patrocinio del Comune, si terrà il prossimo 16 agosto alle ore 18:30 presso Piazza San Rocco
L’AQUILA – Sarà presentato a Ovindoli (L’Aquila) domenica 16 agosto alle ore 18:30, presso Piazza San Rocco, il nuovo libro di Goffredo Palmerini “Italia ante Covid” (One Group Edizioni). All’evento, patrocinato dal Comune, porterà il saluto il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante, relatori saranno Raffaele Siciliano, direttore del Consorzio Destination Management Company Abruzzo Qualità e vicesindaco di Ovindoli, Giancarlo Zappacosta, dirigente settore Cultura Regione Abruzzo, Francesca Pompa, presidente One Group, e l’Autore. L’incontro sarà condotto nel rigoroso rispetto delle disposizioni di sicurezza. Il volume, 374 pagine, ha una veste grafica particolarmente curata e 301 splendide immagini in bianco e nero a corredo dei capitoli. La scrittura è come sempre fine, intrigante e coinvolgente. Il volume reca la pagina di Presentazione a firma di Lina Palmerini, caposervizio del quotidiano economico il Sole 24 Ore, e la Prefazione di Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva di programmi di servizio per gli italiani nel mondo ed altri su Rai Uno.
Scrive tra l’altro Lina Palmerini nella pagina di Presentazione che apre il volume: “Non siamo parenti. Goffredo e io nonostante lo stesso cognome siamo, e non è poco, solo amici. Va detto ai lettori che magari saranno incuriositi da questa strana coincidenza, ma in realtà siamo due Palmerini che si sono ritrovati. E’ stato lui, come è nella sua inclinazione, con il suo spirito investigativo e giornalistico che mi ha scritto e mi ha chiesto dove fossero le mie radici. E come lui aveva bene intuito affondano in parte anche dove è nato e vive con la sua famiglia: Paganica. […] Le persone di cui parla Goffredo che va a cercare e poi mette insieme, sono legate da una speciale relazione che non è quella di appartenere solo a un luogo di nascita ma a un luogo di valori. Un’atmosfera che sa riconoscere solo chi è stato educato in un certo modo, badando alla sostanza, e che ha avuto davanti agli occhi un esempio e l’ha saputo seguire. […] Ecco, se c’è una riflessione – più di ogni altra – che mi suscita la lettura del libro, oltre la piacevolezza di parole che scorrono leggere e profonde, è proprio il suo impegno a scovare storie e persone nell’intento di tessere una rete, tenerla viva e alimentarla come volesse ricreare lo stesso spirito che si respirava nei paesi d’Abruzzo di una volta dove ci si sentiva vicini e simili pur nelle differenze. Si resta o si parte ma ci si ritrova sempre con l’idea di onorare una parte di noi stessi, dei nostri padri e nonni, di quello che ci hanno insegnato ed è più forte dell’affetto. E’ una parte importante di identità. […]”.
Intanto l’Edizione speciale del libro, con la dedica personalizzata dell’Autore, sta conoscendo una straordinaria accoglienza da parte dei lettori, a giudicare dal numero delle ordinazioni giunte all’editore sia dall’Italia che dall’estero, attraverso la landing page https://my-landingpage.com/italia-ante-covid/. Il volume è attualmente disponibile presso le librerie dell’Aquila e sulle principali società di vendita on line (Mondadori Store, la Feltrinelli, Ibs, Amazon, etc.).
Infine, qualche breve notizia su Ovindoli, comune di circa 1200 abitanti a circa 37 chilometri da L’Aquila, 129 da Roma e 112 da Pescara. Splendido borgo montano a 1400 m. di altitudine, situato sull’altipiano delle Rocche e immerso nel Parco regionale Velino Sirente, è uno dei Borghi autentici d’Italia. Centro turistico importante per ogni stagione, è una delle stazioni sciistiche (Monte Magnola) più attrezzate ed affermate per gli sport invernali. La stazione, progettata alla fine degli Cinquanta del secolo scorso, dispone di circa 30 chilometri di piste da sci, ampie e di varia difficoltà. Molte delle piste sono servite da impianti di risalita e cabinovie, servite da avanzate tecnologie per l’innevamento artificiale. Con ogni probabilità il primo nucleo abitativo del borgo di Ovindoli si sviluppò già in epoca romana intorno alla torre e alla fortificazione di epoca italica, costruito a difesa del passaggio dalla Marsica verso il territorio dei Vestini. Il suo antico castello cintato è stato edificato tra il XII e XIV secolo. Unitamente a quello del vicino borgo di Rovere ebbe una funzione di controllo del valico, grazie alla sua posizione dominante. Di certo il borgo venne distrutto durante la Guerra sociale (91 – 88 a.C.) che vide in lotta la lega dei popoli italici, che elessero la propria capitale a Corfinio, e Roma.