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IUC, il Consiglio comunale di Cepagatti ratifica il nuovo regolamento

da Redazione

L'assessore SborgiaLe aliquote Imu, Tasi e Tari per il 2016

CEPAGATTI (PE) – Il Consiglio comunale di Cepagatti ha ratificato il nuovo regolamento sulla Iuc, l’Imposta comunale unica, e quindi le nuove aliquote Imu, Tasi e Tari per il 2016. La prima, l’Imu, è rimasta invariata al 7.60 per mille restando tra le più basse della provincia di Pescara. Mantenuta anche l’aliquota agevolata pari al 6,60 per mille per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea diretta entro il primo grado.

“E’ vero che la legge di stabilità consente in quest’ultimo caso una riduzione del 50% della base imponibile se il contratto viene registrato all’Agenzia delle Entrate – spiega l’assessore al Bilancio Camillo Sborgia – ma è anche vero che si tratta di un’impostazione molto restrittiva in quanto limita le possibilità del comodato gratuito a pochi casi: si deve essere proprietari di un solo immobile oppure di due immobili, ma in tal caso uno dei due deve essere necessariamente abitazione principale del proprietario. In più c’è la condizione che l’immobile sia presente nello stesso comune dove si hanno la residenza e la dimora abituale. Viste le tante restrizioni, abbiamo mantenuto l’agevolazione del 6,60 per mille”. Per l’Imu sui i terreni agricoli, è prevista l’esenzione per quelli di proprietà e condotti da coltivatori diretti .

Per quanto riguarda la Tasi, è stato recepito quanto stabilito dalla Legge di stabilità 2016 e cioè l’abolizione sull’abitazione principale per i proprietari e della quota a carico degli occupanti/inquilini quando per l’inquilino è abitazione principale l’immobile in locazione. Confermata l’addizionale Irpef che non si pagherà fino a 10mila euro di reddito, a beneficio dei pensionati e di coloro che percepiscono un reddito basso. Per la Tari, infine, è diminuito il carico sulle famiglie ed è rimasto pressoché invariato quello sulle attività commerciali, secondo la tabella merceologica stabilita dal Governo.

“Nonostante i mancati trasferimenti da parte dello Stato – aggiunge Sborgia – abbiamo mantenuto invariata la pressione fiscale e sono rimaste le esenzioni per le fasce deboli (legge 104 e anziani over 70). Siamo anche riusciti, grazie al prezioso lavoro fatto internamente dagli uffici comunali competenti, a recuperare le imposte non corrisposte senza dare il servizio in appalto”.

Nella seduta del consiglio comunale è stato anche adeguato il Regolamento generale delle entrate con l’introduzione del reclamo mediazione (strumento deflativo del contenzioso tributario per prevenire ed evitare le controversie che possono essere risolte senza ricorrere al giudice) anche per i tributi comunali fino a 20mila euro e del diritto di interpello attraverso il quale il contribuente potrà richiedere all’amministrazione comunale una risposta sull’applicazione delle norme tributarie quando ci sono condizioni di incertezza.

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