Giuliano Poletti presidente Legacoop Nazionale lancia l’allarme per la situazione delle riserve naturali in Abruzzo
PESCARA – Si è svolto sabato 8 Ottobre, presso il Porto Turistico di Pescara, il IX Congresso Regionale di Legacoop Abruzzo, che ha visto un’ampia partecipazione delle cooperative, e si è concluso con la conferma a Presidente di Fernando Di Fabrizio, eletto all’unanimità dalla nuova Direzione Regionale.
Il neo Presidente ha ringraziato per la fiducia rinnovatagli e ha espresso il suo impegno nel rilanciare una nuova Lega, più attenta ai bisogni delle associate, più unita al suo interno e maggiormente rappresentatività nei tavoli di concertazione.
Il Presidente rinnova anche l’impegno dell’Associazione Regionale per la rinascita e la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile del 2009, auspicando che la Casa della Cooperazione, per la cui costruzione a L’Aquila si è impegnata la Lega Nazionale, diventerà il punto di riferimento attivo per tale ricostruzione, oltre che luogo di aggregazione del movimento cooperativo. Di Fabrizio ringrazia infine il Direttore generale di Legacoop, Giancarlo Ferrari e il Presidente Nazionale Giuliano Poletti, presenti al Congresso, per la partecipazione e il sostegno.
Il congresso regionale di Legacoop Abruzzo ha approvato all’unanimità un ordine del giorno inviato alla Regione Abruzzo dove si manifesta una seria preoccupazione per i continui tagli delle risorse finanziarie assegnate alle riserve naturali regionali istituite con specifiche leggi regionali. Dopo l’azzeramento delle risorse agli orti botanici regionali, ai musei naturalistici formalmente riconosciuti, dopo il mancato trasferimento delle risorse finalizzate alla realizzazione dei Piani di Assetto Naturalistici approvati dal Consiglio Regionale d’Abruzzo, dopo la riduzione del capitolo di spesa assegnato ai Centri di Educazione Ambientale, il sistema delle aree protette regionali rischia il collasso nel 2012 per la mancanza di risorse adeguate al funzionamento ordinario. Legacoop esprime la massima solidarietà alle cooperative di gestione delle aree protette regionali e ai numerosi soci lavoratori che ancora garantiscono, nonostante i disagi e i ritardi accumulati, la migliore efficienza di una rete di piccole aree protette particolarmente organizzate per la tutela e l’educazione ambientale e per garantire il massimo sostegno soprattutto all’Abruzzo interno per valorizzare il turismo responsabile.
Nel Documento approvato dal Congresso di Legacoop Abruzzo si legge:
nelle ultime settimane si susseguono con sempre maggiore insistenza le voci relative ad un taglio di tutti i fondi per la gestione ordinaria delle riserve naturali regionali da parte della Regione Abruzzo. Tali voci non sono state finora né confermate ma nemmeno smentite dal competente assessore regionale Giuliante. Le aree protette sopravvivono con grandi difficoltà grazie ad esigui fondi erogati dalla regione che negli ultimi anni si sono progressivamente ridotti mentre sono stati azzerati dal 2010 tutti i fondi dei piani di gestione straordinari. 25 riserve naturali abruzzesi, con meno di 1,5 ml annuali di euro offrono un servizio di enorme importanza: preservano la qualità di aria, acqua e suolo, assicurano la conservazione di siti di importanza nazionale e comunitaria (SIC), fanno educazione ambientale per migliaia di ragazzi e di cittadini, attraggono turisti e visitatori nella nostra regione sostenendone il turismo in modo sostanziale, collaborano alla valorizzazione dei prodotti agricoli e tipici e, non ultimo, danno lavoro a tante cooperative e a centinaia di addetti ed operatori dell’indotto di altri settori come la ristorazione, gli agriturismi, le aziende agricole.
Tutto ciò ha contribuito e contribuisce a diffondere il marchio dell’Abruzzo regione verde d’Europa.
Il taglio di tutte le risorse, anche di quelle minime ordinarie per il funzionamento basilare del sistema, rappresenterebbe una perdita economica e culturale di enorme gravità per la nostra regione e per le sue possibilità di sviluppo futuro. Immaginiamo come si presenterebbero, centinaia di Km di sentieri attrezzati, aree didattiche e strutture quali centri visita, musei, giardini botanici in completo abbandono agli occhi dei visitatori della nostra regione. Riteniamo che un investimento di questa portata fatto dalla regione nel corso di decenni non possa essere improvvisamente distrutto, vista l’esiguità del costo, quindi al governo regionale e a tutti i consiglieri regionali chiediamo un impegno forte e concreto da manifestarsi subito individuando nel bilancio regionale le risorse necessarie alle riserve per il prossimo anno.
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