Concerti

Jacopo Sipari sul podio di Aida al Festival Opera Open in Bulgaria

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La prima prova di sala è stata una cosa indescrivibile: avevo davanti a me alcune delle voci più straordinarie del repertorio verdiano degli ultimi anni

PESCASSEROLI – Sarà il direttore aquilano Jacopo Sipari, che ha appena concluso il Festival di Tagliacozzo, a dirigere la chiusura di uno dei Festival più prestigiosi d’Europa, OPERA OPEN 2019, in Bulgaria, con la monumentale opera di Giuseppe Verdi Aida, il 30 Agosto 2019 nella straordinaria cornice del Teatro Romano Antico di Plovdiv Capitale della Cultura 2019.

Un cast straordinario per un evento così importante: Tanya Ivanova nel ruolo di Aida, Elena Chavdarova in quello di Amneris, Kamen Chanev in quello di Radames e il leggendario Kiril Manolov, il baritono preferito di Riccardo Muti nel ruolo di Amonastro.

“La prima prova di sala è stata una cosa indescrivibile: avevo davanti a me alcune delle voci più straordinarie del repertorio verdiano degli ultimi anni, con Kiril Manolov che ha appena concluso Aida con Riccardo Muti a Chicago in quella che è già definita come una delle migliori produzioni di sempre, uno straordinario Kamen Chanev consueto ospite nei migliori Teatri italiani, da Caracalla alla Scala, e una coppia estremamente emozionale come Tanya e Elena. Un cast eccezionale per una produzione di bellezza rara”.

Sarà la nota regista internazionale Nina Naydenova a dirigere l’allestimento e le scene in uno tra i Teatri Antichi più belli al mondo.

Conservato perfettamente, fu eretto a tra il 114 e il 117 nell’allora Filippopoli, sotto Traiano, come risulta da un’iscrizione ivi scoperta. La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell’edificio.

«Affrontare ogni volta una partitura così importante come Aida mi pone sempre una grande emozione. È indescrivibile la sensazione che si prova nel dirigere un capolavoro del genere. Sono entusiasta di avere ancora il privilegio di dirigere in questo luogo incredibile, coadiuvato da un cast eccellente e da un Coro e Orchestra davvero notevoli».

Jacopo Sipari torna sul podio di Opera Open dopo i grandi successi di Madama Butterfly e Traviata degli anni scorsi.

Aida è un’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell’archeologo francese Auguste Mariette. Isma’il Pascià, Chedivè d’Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l’apertura del Canale di Suez (1868) nel 1860, offrendo un compenso di 80.000 franchi, ma Verdi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d’occasione. Invece, quando venne l’invito (Mariette mandò uno schema di libretto su un soggetto egiziano a Camille du Locle, direttore dell’Opéra-Comique di Parigi che lo sottopose a Verdi, che trovò la storia valida) a comporre un’opera per l’inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Verdi accettò. Il 27 aprile 1870 Mariette scriveva a du Locle: «Ciò che il Viceré vuole è un’opera egiziana esclusivamente storica. Le scene saranno basate su descrizioni storiche, i costumi saranno disegnati avendo i bassorilievi dell’alto Egitto come modello». La prima dell’opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s’inaugurò invece con Rigoletto nel 1869. Quando finalmente la prima ebbe luogo ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose. Verdi raggiunse un effetto sensazionale con l’utilizzo, nella Marcia trionfale, di lunghe trombe, del tipo delle trombe egiziane o delle buccine romane («…com’erano le Trombe nei tempi antichi»), appositamente ricostruite per l’occasione, ma dotate di un unico pistoncino nascosto da un panno a forma di vessillo o gagliardetto.

La prima rappresentazione avvenne quindi al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini.

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Tags: Pescasseroli

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