Si terrà in piazza San Silvestro il 20 e 21 Giugno 2014
MUTIGNANO (TE) – Il C.E.d’A. (Centro etnomusicologico d’Abruzzo) Museo Civico Città di Pineto- dopo l’appuntamento con “Sand’Andonjë di Jënnarë”, il Solstizio d’Inverno, presenta con il contributo dell’Associazione Culturale Mutignano Eventi :”Jiscë Solë” il rito del Solstizio d’Estate a Mutignano il 20 e 21 Giugno 2014.La manifestazione vede come unico protagonista il SOLE che in questi giorni si punta in cielo donandoci lunghe ore di luce. Giornate, queste, avvolte da sempre da un velo di mistero, magia e leggende che ci rimandano ad antichi riti popolari.
Il borgo antico di Mutignano, in cui forti ancor vivono le tradizioni grazie al senso espresso dalle nuove generazioni di stretta appartenenza alle proprie radici, con l’appuntamento Jiscë solë rafforza i propri legami con il passato ed il presente aprendo le porte ai visitatori.
• I canti della buona sorte, le stornellate e le serenate con i ritmi di saltarello e quadriglie di tradizione abruzzese animeranno il borgo di Mutignano nelle due serate caratterizzate dagli antichi rituali di buon auspicio e di purificazione quali “Zombë lu fochë”, “La uàzzë e lu mazzulinë di San Giuànnë”, “Cummarë e cumbarë a fiurë”.
• Da cornice gli stand di strumenti musicali tradizionali come zampogne, organetti, tamburi a cornice, grancasse, flauti di canna e CD e book-shop sulla musica folk.
• Gli stand gastronomici proporranno i piatti tradizionali del solstizio d’estate.
• Gruppi di riproposta presenti: Lu Solë allavatë, Li lopë dë la Majellë e Lu passagallë, suonatori e cantori locali.
“Mutignano e dintorni tra voci e suoni”, il CD.
La manifestazione si aprirà con la presentazione del CD “Mutignano e dintorni tra voci e suoni”. Il documento sonoro, che comprende 26 tracce tra cui serenate, ballate, canti di questua, stornelli e musiche a ballo, testimonia la presenza del repertorio orale ed il suo stato di permanenza nel territorio di Pineto. Il CD, grazie alle preziose testimonianze degli attori (informatori) locali, è stato realizzato per divulgare un patrimonio che, legato all’oralità ed alle radici culturali di una comunità, come spesso accade, avrebbe corso il pericolo di andare perduto.
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