Le prime impressioni dello staff, che ieri lo ha condotto da Roma a Roseto. “So che posso aiutare i miei compagni, e so come farlo”
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Kyle Weaver, finalmente, è arrivato a Roseto. L’ex giocatore dei Thunders (NBA) è sbarcato ieri pomeriggio a Roma Fiumicino, giungendo nel Lido delle Rose soltanto nella tarda serata, dopo aver lottato contro gli artigli rumorosi e strazianti del Grande Raccordo Anulare.
Un viaggio di quasi 4 ore in macchina, utile però allo staff rosetano per conoscere il Kyle “uomo”, scoprendolo tra l’altro un grande fan della Bella Penisola: dalla cucina tradizionale ai panorami mozzafiato del Gran Sasso (scoperto proprio ieri nel tratto in A24), da Roma a Milano, passando per le isole e la cortesia delle persone.
Insomma, un uomo di 29 anni con la voglia di scoprire nuove realtà e vivere esperienze diverse con il fine di apprendere e conoscere. Weaver, nativo del Wisconsin, ma residente in Florida, a Miami, ha iniziato a “studiare” l’Italia nel 2013, quando ha vestito, assieme a Sylvere Bryan, la maglia di Napoli. Affascinato dalla generosità dei partenopei (“tranne per come guidano!” citazione sua), colpito dalla bellezza della nostra terra, il ragazzone americano non nasconde che le meravigliose doti italiche, estetiche e non, abbiano influito parecchio nella sua scelta di accettare l’offerta degli Sharks. Elegante nei modi, educato in conversazione, curioso ma mai invadente, Kyle Weaver dimostra, a primo impatto, di possedere grande signorilità e un minuzioso spirito di osservazione. Una cultura forgiata negli anni della NBA, rafforzata con le esperienze europee, ne fa un uomo pronto a lottare, ma con totale serenità, poiché, è lui stesso a rivelarlo, “So che posso aiutare i miei compagni, e so come farlo”.
E poi, “Vengo a Roseto per vincere”. Potrebbe in effetti sembrare una di quelle risposte che si danno in maniera sbrigativa e banale, ma Kyle non lascia nulla al caso. Ogni parola ha il suo peso. Lui vuole vincere perché vincere è il suo lavoro, come per un barbiere vincere significa radere al meglio delle possibilità la barba di un cliente. Nulla di più, solo dovere. Vincere per dimostrare di poter ancora dire (e dare) tanto in Europa, magari, al termine di questa stagione, anche con un top club, visto che il curriculum e il talento gli consentirebbero tranquillamente di trovare un ingaggio in competizioni continentali. Vincere e prendere la squadra sotto la sua egida e responsabilità.
E’ un uomo che sa bene qual è il cammino da percorrere. I rosetani dovranno avere fiducia in lui, perché se tra questi Squali c’è un giocatore realmente in grado di decidere le sorti del campionato, beh… è proprio lui.
Foto con Kyle Weaver rosetosharks.com