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L’Aquila esposta a Roma grazie a Massimina Pesce

da Annarita Ferri

Ci sarà la mostra dal 6 al 18 ottobre al Museo Nazionale di Roma

ROMA – Da oggi fino al 18 ottobre nella Sala Altoviti  palazzo di Venezia ci sarà la mostra ‘ Tracce di memoria’ che verrà aperta con un omaggio alla città de L’Aquila da parte della sua cittadina Massimina Pesce che è nata a Prezza (AQ) e tuttora vive e lavora a Scoppito, un paese sempre della provincia de L’Aquila.

La scelta della mostra è sorta inseguito ad  una visita dell’ artista nella Sala Altoviti come spiega dettagliatamente la stessa direttrice del Museo Nazionale di Palazzo Venezia e critica d’arte Maria Selene Sconci :

L’idea della mostra  nasce da una visita della Pesce nella Sala Altoviti da cui fu sedotta; una sfida che l’artista aquilana ha vinto perché la Sala Altoviti non ha mai finora accolto esposizioni, in quanto e’ una Sala che espone se stessa. Reca infatti un ciclo di affreschi, realizzati dal Vasari nel 1550, come omaggio a Cerere’.

Poi la signora Sconci continua illustrando l’opera Babele  e la sua presenza alla mostra:

‘Tracce di memoria pur essendo proiettata sul futuro sente il bisogno di raccontare il passato. Babele, espressione della ricchezza di sentimenti, posta al centro della Sala Altoviti e’ la personificazione di tutto lo studio fatto dall’artista. Il passaggio da Babele, fragile per le suggestioni ma forte nei suoi circa 3 metri di altezza in terracotta, in cui si denota un livello artistico di grande rilevo, alle tre forme, Presenze, di 2metri e 40 centimetri, denota la testimonianza di un’evoluzione stilistica’.

Anche il dirigente regionale Marcello Verderosa ha commentato la notizia dichiarando che :

‘La Regione ha sostenuto la mostra per due ragioni: perché intendeva onorare l’artista consacrata dalla storia aquilana e che ha dato molto alla regione e perché il museo di Palazzo Venezia e’ un traguardo che la Regione non poteva disattendere. ‘ Il museo e’ storico ma si concede aperture al contemporaneo solo quando riconosce una valenza particolare, come nel caso dell’artista aquilana’

Quindi un altro bello e gratificante riconoscimento ad un’abruzzese che riesce, nonostante i disagi subiti durante il sisma, a far emergere le proprie doti.

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