PESCARA – L’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di sostenere e patrocinare i sedici giorni di attivismo promossi lo scorso 25 novembre dall’Associazione Ananke in occasione dei vent’anni dall’istituzione della Giornata Mondiale contro la violenza di genere, che si concluderanno con il concerto della cantante Lighea, il prossimo 6 dicembre, il cui ricavato verrà devoluto interamente al Centro Antiviolenza. Nell’ambito della Campagna contro la violenza di genere si intende coinvolgere i giovani ed aiutarli a maturare il rispetto verso le donne e verso ogni altro essere umano,ma si vuole anche aiutare le donne che oggi stanno vivendo una condizione di disagio a recuperare la capacità dell’autodeterminazione che è un loro diritto irrinunciabile. Ieri mattina si è svolto,presso la Sala consiliare del Comune, il seminario ‘Pesca nella rete – La Rete Antiviolenza della città di Pescara: dalla sensibilizzazione al protagonismo’, ‘Tema: la Cultura della Differenza’, dedicato alla Cultura della legalità e contro la violenza di genere, promosso dal Centro Antiviolenza Ananke presieduto da Roberta Pellegrino. Presenti l’assessore del Comune di Pescara Isabella Del Trecco, la Presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità Daniela Arcieri Mastromattei, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Fabrizio Rapposelli, la dottoressa Chiara Sartorelli, psicologa presso il Consultorio della Asl di Pescara, ma soprattutto oltre 300 studenti provenienti dall’Istituto tecnico ‘Manthonè’, dall’Ipsia ‘Di Marzio’, l’Istituto ‘Marconi’, il liceo classico ‘D’Annunzio’, l’Istituto Onnicomprensivo di Città Sant’Angelo e l’Itis ‘Alessandrini’ di Montesilvano.
Ha spiegato l’assessore Del Trecco:
la violenza di genere rappresenta senza dubbio una delle ‘piaghe’ della nostra società, un male fatto di violenza che sempre più spesso serpeggia all’interno delle famiglie, nei rapporti di coppia e che vedono le donne vittime privilegiate: ben 156 quelle morte dall’inizio del 2010 in Italia, 185 le donne che solo a Pescara si sono rivolte al Centro antiviolenza Ananke nato nel 2003, 400 quelle che comunque hanno contattato la struttura per un consiglio o un conforto. Numeri che ci danno la misura della gravità di un fenomeno sempre più evidente anche perché è cresciuto il coraggio delle donne di denunciare tali episodi di violenza.
E il nostro messaggio è rivolto soprattutto ai più giovani, agli adolescenti, che spesso non si rendono conto di vivere un rapporto ‘malato’, scambiando ossessione per amore e che invece devono apprendere gli strumenti utili per comprenderne la differenza.
Ha ricordato Roberta Pellegrino, Presidente dell’Associazione Ananke:
la rassegna di eventi è iniziata lo scorso 25 novembre con la celebrazione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne istituita per ricordare l’omicidio di tre donne della Repubblica Domenicana che cercavano di far sentire la propria voce in politica. Nel pomeriggio abbiamo iniziato la nostra maratona con il convegno ‘Rivelarsi…silenzi che parlano’, in cui abbiamo presentato gli ultimi dati sui rilevamenti effettuati sul fenomeno grazie al centro Ananke, operante da cinque anni sul territorio, primo centro pilota del 1522, dati che innanzitutto ci dicono quanto sia cresciuto la violenza sulle donne e anche le denunce.
Dal 2006 siamo in grado di effettuare rilevamenti anche con altri servizi, come il Pronto soccorso che resta il primo punto di ricezione delle denunce: complessivamente quest’anno sono state 185 le donne che si sono rivolte al nostro centro, con l’apertura di un fascicolo e l’avvio delle procedure. Le donne prese in carico sono state 70 e 35 sono quelle prese in carico negli anni passati e ancora seguite, dunque 290 ‘casi’ che vengono attenzionati ogni giorno. Complessivamente i contatti sono stati però 400. Sempre più le denunce riguardano violenze che avvengono tra le mura domestiche: 50 casi a opera del partner, 40 da parte dell’ex partner, solo 5 casi da un conoscente, 6 casi da un parente. Ben 79 sono state le denunce per violenze fisiche, 40 per violenze sessuali, 101 per violenze psicologiche, 27 per stalking. Nella giornata di sabato 27 novembre abbiamo ripetuto il rito della vendita del pane, donato dagli associati Confcommercio, in piazza Sacro Cuore con lo slogan ‘Per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano’, campagna che ha visto l’adesione anche di alcuni panifici dell’Assipan Confesercenti di Pescara e provincia.
Ha spiegato la psicologa Sartorelli:
nei rapporti di coppia occorre distinguere tra quelli positivi e negativi, ossia ‘ossessivi’, in cui si crea dipendenza affettiva, idealizzazione dell’altro, un terreno fertile su cui si innesta la violenza, che può essere fisica, psicologica, sessuale o stalking. In pochi anni il fenomeno tra gli adolescenti è cresciuto dal 3,7 per cento al 20 per cento. I sintomi della violenza psicologica sono la gelosia, l’isolamento dagli amici, e lo stalking. Per molti ragazzi ci sono fattori di rischio, come l’aver iniziato troppo presto attività sessuale, l’aver avuto molti partner, l’uso di alcol e droga. Secondo le statistiche il 6 per cento degli adolescenti che ha subito violenza non aveva alcun fattore di rischio, il 9 per cento ne aveva almeno uno, il 26 per cento di giovani che hanno subito un abuso ha almeno due elementi di rischio, il 68 per cento ne presenta anche più di tre. Spesso poi riscontriamo nei ragazzi una ‘violenza economica’, ossia adolescenti che accettano passivamente lo schiaffo, l’offesa, l’umiliazione, in cambio dell’acquisto ‘costoso’: la borsa firmata, il pranzo di pesce, una vacanza, con i quali il partner violento si fa ‘perdonare’.I ragazzi e le ragazze devono imparare che accettare tale violenza è pericolosissima perché innesca un corto circuito che occorre invece denunciare subito.
Il Centro Ananke ha intanto già fissato due ulteriori incontri con gli studenti, il primo dedicato alla legalità, con il giudice Bozza, il Procuratore Capo della Repubblica Nicola Trifuoggi e la dottoressa Di Cintio della Questura di Pescara, il terzo, il prossimo marzo, dedicato alla prevenzione con il Sert e il Servizio Alcologia.
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