Sabato, alle 11.00, preview per gli organi di informazione
TERAMO – Sabato 8 aprile alle ore 18, riaprirà L’ARCA, il Laboratorio di arte contemporanea in largo San Matteo, con la mostra del pittore teramano Romolo Bosi, intitolata DEJA VU, OPERE 2013-2017.
L’esposizione comprende oggetti di uso comune – un retino, dei teli da cantiere – decontestualizzati sulla tela, che diventano riflessioni sull’atto del vedere e impegnano il fruitore ad un maggiore interazione con l’opera.
Le opere della mostra Déjà vu sono state realizzate negli ultimissimi anni, in particolare tra il 2013 e il 2017 e testimoniano, con l’utilizzo di materiali diversi, l’interesse di Romolo Bosi per la storia dell’arte contemporanea e segnatamente per alcuni maestri del ‘900 italiano.
L’artista, classe 1936, è riuscito a realizzare la mostra non solo grazie al Comune di Teramo che ha messo a disposizione il prestigioso spazio, ma anche e soprattutto grazie al crowdfunding e in particolare utilizzando la ben nota piattaforma Produzioni dal basso.
E’ particolarmente significativo che un artista la cui abituale modalità di raccolta fondi con i quali organizzare eventi sia stata ispirata a prassi classiche, abbia trovato lo stimolo e l’energia di ricorrere ad una forma innovativa e moderna, per certi versi ancora invece poco nota a molti autori del nostro tempo.
La mostra rimarrà aperta fino al 7 Maggio prossimo, con i seguenti orari: dalle 16.30 alle 19.30.
Sabato 8, alle ore 11.00 si terrà la preview per gli organi di informazione, alla quale vi invitiamo a partecipare.
Il Sindaco Maurizio Brucchi sottolinea: “La mostra di Romolo Bosi segna la ripresa delle attività espositive della nostra città dopo il sisma, e si carica di uno speciale significato, proprio perché tale ripartenza ha come protagonista un teramano, di affermato e riconosciuto valore. Negli ultimi mesi, L’ARCA aveva ceduto le proprie sale all’Ufficio Scolastico Provinciale, per le conseguenze del sisma. Ma ora bisogna tornare alla normalità, e intendiamo farlo dando ad essa il carattere dell’eccezionalità; la mostra di Romolo Bosi, sintetizza tali aspetti. Perciò, se è necessario tornare ad edificare laddove il sisma ha distrutto, altrettanto necessario è tornare ad imporre una identità culturale, un profilo, che nessun sisma deve e può annebbiare”.
Nota biografica
Romolo Bosi ha svolto negli anni, dopo la Maturità Artistica, l’attività di insegnante di disegno e storia dell’arte e di educazione artistica nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Ha collaborato con le scuole nelle attività di aggiornamento dei docenti e con le istituzioni della città in qualità di esperto di didattica museale. Ha svolto anche attività espositive a Teramo, nella provincia e nella città di Ancona. Sue mostre personali sono state tenute in particolare nello spazio espositivo di via Nicola Palma, nella Pinacoteca Civica di Teramo in Endospazi. Le opere della mostra Déjà vu sono state realizzate per la prima volta negli ultimi anni prevalentemente con l’utilizzo di materiali diversi ispirandosi alla storia dell’arte contemporanea e ad alcuni maestri del ‘900 italiano.