I dolci simboli dell’Abruzzo apprezzati dagli “assaggiatori milanesi” per la fragranza e la squisitezza
MILANO – Una bellissima esperienza quella della Bottega del Bocconotto di Claudia Bucci alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, svoltasi dal 10 al 12 febbraio. I Bocconotti abruzzesi hanno riscontrato grande successo, assaggiati e apprezzati dal pubblico esperto del settore turistico e anche da tutti colori che hanno partecipato all’importante fiera per conoscere le novità, le tendenze e i luoghi suggestivi da visitare, mettendo così Castel Frentano (Ch) e la Bottega del Bocconotto come mete obbligate per le prossime vacanze, tra gusto, tradizioni e storia.
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La fragranza e la squisitezza del dolce simbolo dell’Abruzzo hanno suscitato curiosità e interesse, scatenando una serie di domande sugli ingredienti, l’origine e la lavorazione. Quesiti semplici che, in realtà, custodiscono una lunga tradizione che appartiene alla Bottega del Bocconotto, oltre all’attenzione verso le materie prime e alla garanzia di un prodotto realizzato in modo artigianale, perfetto per fare da sfondo alle occasioni importanti o per dare un sapore speciale alla quotidianità, dalla colazione sino al fine pasto della sera. L’appuntamento si rinnova alla prossima edizione della BIT, per gustare le prelibatezze abruzzesi della Bottega del Bocconotto e per scoprire i sapori unici di questa regione.
La Storia dei Bocconotti
La tradizione colloca l’origine del Bocconotto di Castel Frentano verso la fine del 1700, nel periodo di maggior diffusione del cioccolato in Europa, l’ingrediente principale della farcitura. Un dolce ideato, sempre in base a ciò che si tramanda, dalla creatività di una cuoca che lo inventò per il suo nobile padrone, famoso per essere assai goloso: ecco allora un dolcetto da mangiare in “un sol boccone”. Oggi il Bocconotto è uno dei simboli della gastronomia abruzzese: uno scrigno di frolla delicata che racchiude un ripieno di cioccolato, mandorle tritate e un pizzico di cannella. La famiglia Bucci possiede e conserva le dosi corrette di una delle prime ricette tramandate. Al giusto equilibrio tra gli ingredienti, unisce passione per le tradizioni dell’Abruzzo e di Castel Frentano (Ch).
Ph: Dario Raimondi