Finalizzato alla conquista della parità di genere sarà adottato il 10 marzo prossimo dal consiglio comunale
CEPAGATTI (PE) – Una riflessione a più voci sulla condizione femminile, sulle iniziative da intraprendere per realizzare le pari opportunità, per aiutare le donne ad affermarsi e a raggiungere l’indipendenza economica. Esperienze diverse che si sono incontrate e hanno animato “Una rete di opportunità”, il convegno che si è tenuto nella sala consiliare del Municipio di Cepagatti, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Sirena Rapattoni. Al centro del dibattito la Carta delle donne del mondo, il documento che propone cinque campi d’azione per conquistare la parità di genere e che sarà adottato il 10 marzo prossimo dal consiglio comunale.
“Per questa amministrazione era quasi doveroso poiché l’assise è composta da 17 persone di cui 9 consigliere e 8 consiglieri – ha spiegato il primo cittadino – Penso che debba partire proprio da Cepagatti lo stimolo ad avviare nella provincia e anche altrove un percorso nuovo per elaborare schemi di azione che sappiano valorizzare il talento e la creatività delle donne, al di là degli schieramenti politici. Solo così riusciremo a dare quel valore aggiunto che non viene fuori solo dal numero ma dalle nostre capacità e da ciò che sappiamo fare”.
Tra gli intervenuti anche l’assessore regionale Donato Di Matteo che ha recepito un progetto illustrato nel corso del convegno da Giovina Zulli, presidente dell’associazione “I colori della vita” di Pescara, che prevede il riconoscimento della parrucca come protesi per le donne che sono costrette a sottoporsi a chemioterapia. “Verrà formalizzata sotto forma di proposta di legge da consiglieri regionali. Iniziative come questa – ha poi aggiunto riferendosi al convegno – dovrebbero essere fatte tutti i giorni non solo in occasione dell’8 marzo. Le testimonianze di oggi sono di donne che si sono affermate in tutti i campi, ciò vuol dire che ci sono stati progressi rispetto al passato”.
Il rapporto tra donne e lavoro è stato analizzato da Adele Bianco, docente di Sociologia e Problematiche del lavoro all’Università “Gabriele D’Annunzio: “L’Italia ha un tasso di occupazione femminile del 48%, c’è molto da lavorare perché le donne sono vittime della segregazione occupazionale cioè sono orientate verso certi settori e impieghi meno retribuiti – ha sostenuto – Farle lavorare poco vuol dire sprecare un potenziale di ricchezza”.
Ha parlato della sua esperienza professionale Antonella De Angelis, direttora d’orchestra, ricordando come il suo sia un ruolo relegato: “Siamo pochissime al mondo e lavoriamo in un ambiente molto competitivo – ha detto – Credo che gli artisti dovrebbero riagganciarsi ai propri problemi e al proprio contesto sociale invece di vivere al di sopra di tutto perché l’arte può fare denuncia e sensibilizzazione”.
Dalla musica al vino con la testimonianza di Stefania Bosco, imprenditrice e membro della Giunta Camerale della Camera di Commercio di Pescara: “Il mondo dell’imprenditoria è molto difficile per le donne perché bisogna conquistare la fiducia dell’interlocutore – ha dichiarato – Quando ho iniziato a lavorare molti clienti mi chiedevano di parlare con il padrone, non riuscivano a immaginare che il ‘padrone’ fossi io. Oggi mi sento molto rispettata anche dai miei dipendenti”.
Nel corso del dibattito, moderato dalla giornalista Alessandra Portinari, si sono esibiti l’attrice Tiziana Di Tonno e il coro di docenti “Musica e Società”, composto da insegnanti di varie scuole di Pescara e dagli alunni dell’Istituto comprensivo 6, preparati dal maestro Vanessa Del Rosario e accompagnati al pianoforte da Alfredo Santavenere. Hanno espresso il loro pensiero sul ruolo delle donne, anche il sindaco ed il vice sindaco del Consiglio comunale dei Bambini.
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