La Casa delle Profughe (i processi Di Nicola e De Bartolomei – 1918)

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E’ il titolo del libro del Prof. Elso Simone Serpentini  che verrà presentato in  tre serate letterarie

TERAMO – Tre appuntamenti  culturali per presentare il nuovo  libro del Prof. Elso Simone Serpentini, tre serate letterarie in programma   patrocinate da: Città di Roseto degli Abruzzi, Artemia edizioni di Mosciano Sant’Angelo, Associazione Culturale Teramo Nostra e Il Circolo Virtuoso “Il Nome della Rosa” di Giulianova. Sponsor, Tipografia 2000 di Mosciano Sant’Angelo.

Il titolo del volume è : La Casa delle Profughe (i processi Di Nicola e De Bartolomei – 1918).

Il Prof.. Elso Simone Serpentini, per la collana “La Corte! Processi celebri teramani”, giunta alla 21° pubblicazione, ha dato alle stampe il 21° volume che tratta di due omicidi avvenuti a Roseto degli Abruzzi e Giulianova.

La presentazione del libro, con la partecipazione del suo autore, si svolgerà in tre città diverse:

1. Roseto degli Abruzzi (TE), giovedì 5 maggio 2011, ore 18:00, presso i saloni della Villa Comunale (zona centro), interverranno: Franco Di Bonaventura, Sindaco della Città di Roseto degli Abruzzi e Mario Giunco, storico locale.

2. Teramo, mercoledì 11 maggio 2011, ore 18:00, presso l’Hotel Abruzzi (zona centro), interverranno: Paolo Pompa, magistrato e Benito Mascitti, giornalista.

3. Giulianova (TE), venerdì 13 maggio 2011, ore 21:30, presso i saloni del Circolo Culturale “Il Nome della Rosa” (Via Gramsci, 46/A – parte alta della città), interverranno: Simone Gambacorta, critico letterario; Ottavio Di Stanislao, Archivio di Stato di Teramo e Walter De Berardinis, giornalista.

Il 24 ottobre 1917 l’esercito austro-ungarico sfondò le linee italiane a Caporetto e invase il Friuli e il Veneto. Quasi 250.000 civili fuggirono oltre il Piave per scampare dai “tudesch”. La maggior parte dei gruppi di profughi erano composti da donne, vecchi e bambini. In assenza degli uomini chiamati alla guerra, furono le donne a guidare quell’enorme sfollamento: sotto la minaccia del nemico alle porte decisero di abbandonare le loro case, in una fuga disperata verso la salvezza. L’esodo verso sud portò molti di loro anche in Abruzzo.

La sera di Ferragosto del 1918 a Rosburgo (Roseto degli Abruzzi), la profuga Anna Danelon, sulle cui spalle gravava il peso di tutta la sua famiglia e che pensava di aver trovato almeno l’amore in quella “nuova vita” fatta di stenti, andò incontro a un destino tragico.

La sera del 10 novembre 1918 fu festa grande a Giulianova. L’armistizio segnava la fine della guerra; un gruppo di giovani amici decise di concludere in bellezza una serata passata a brindare di locanda in locanda e si avviò verso quella che tutti chiamavano “la casa delle profughe”. Uno di loro voleva portare una serenata sotto quelle finestre, ma uno sparo spense nel buio il suono del suo organetto.

Il prof. Serpentini già sta lavorando per il prossimo lavoro letterario, la 22° pubblicazione dal titolo: Il Morto di Colle Merlo (il processo Di Giorgio – 1925).

Pubblicato da
Gulizia Leonello

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