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La centrale Sofia Spadoni nuovo acquisto della Pallavolo Teatina

da Redazione

Sofia Spadoni

La ventitreenne pesarese porta centimetri, potenza e l’esperienza: «Arrivo a Chieti per lavorare tanto, per migliorare e per mettere a disposizione le mie qualità»

CHIETI – Ennesimo innesto di prestigio per la Pallavolo Teatina in vista della stagione di debutto in B1: accanto alla confermata Simona Galiero, la seconda centrale a disposizione di Giorgio Nibbio sarà Sofia Spadoni. Classe 1996, ha mosso i primi passi della carriera nella sua città natale, Pesaro, salvo poi giocarsi gli ultimi tre campionati in terra piemontese, sempre in B1: categoria che dunque conosce bene, avendola vinta due volte (a Pesaro e a San Giovanni Marigano) e avendo sfiorato la promozione anche due anni fa con la maglia del Lilliput di Settimo Torinese (finale playoff persa contro il Sassuolo). Una giocatrice giovane ma già di grande esperienza, che arriva a Chieti con la voglia di fare ancora bene:

«Sì, sono molto contenta di iniziare questa nuova avventura. Scegliere la Teatina è stato in realtà molto facile, perché conoscevo bene Giorgio Nibbio, che ho avuto come allenatore avversario più volte, e soprattutto sapevo, da ragazze che hanno già lavorato con lui, che è un tecnico molto capace e che fa lavorare tantissimo e migliorare le proprie atlete. E questo è uno dei miei obiettivi di quest’anno, ovvero lavorare e migliorare, perché nonostante giochi già da parecchi anni mi ritengo ancora giovane e penso di poter crescere. Poi, anche tramite il mio procuratore, abbiamo avuto solo risposte positive a proposito della società, della sua serietà e della sua ambizione, e il colloquio finale con il presidente ha dato conferma alle mie impressioni positive.

Dal punto di vista tecnico, sono una C1 che ha nella fast il suo colpo migliore. Oltre a questo, desidero mettere a disposizione la mia esperienza in una squadra che mi pare di ottimo livello per ben figurare in B1: conosco già da avversarie Lestini, Gotti e Torrese, ma sono sicura che tutte le ragazze siano ottimi elementi e che insieme potremo fare bene. Più delle individualità, ciò che farà veramente la differenza sarà il gruppo, lo spirito unito, perché di squadre costruite per vincere ce ne sono tante, ma poi per vincere effettivamente sul campo occorre qualcosa in più delle qualità tecniche. Ecco, oltre a crescere e migliorare come giocatrice, mi pongo l’obiettivo di contribuire a creare un gruppo unito e di aiutare la squadra a fare una stagione di vertice. Sono molto contenta e molto carica per questa nuova avventura, soprattutto sono assai fiduciosa che potremo disputare un bel campionato».

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