CITTÁ SANT’ANGELO – “E’ stato un congresso di scienza e di emozioni”. Con queste parole il prof. Paolo Innocenti ha chiuso il congresso “La Chirurgia che verrà. Scuola. Tradizione. Innovazione” che ha organizzato assieme al dott. Nicola Di Bartolomeo e tenutosi nell’Auditorium della Casa di Cura Villa Serena di Città S. Angelo il 23 e 24 settembre scorsi.
Il congresso è stato progettato per commemorare il venticinquennale della scomparsa del prof. Alessandro Di Bartolomeo, che fu primario a Lanciano e sindaco di Ortona. Molto amato dagli abruzzesi, ha lasciato come eredità una scuola di valenti chirurghi e di ben otto primari.
L’emozione si è palesata negli interventi degli Allievi che hanno ricordato l’uomo, il professionista e il politico. Dopo lo sguardo al passato si è cercato di decifrare i contorni di un futuro che sta emergendo con il trionfo delle nuove tecnologie. Il prof. Michele Diana di Strasburgo ha esposto le applicazioni della intelligenza artificiale in medicina, il dott. Domenico Magagnano di Villa Serena ha relazionato sull’utilizzo della realtà aumentata in sala
operatoria, il prof. Achille Lucio Gaspari, professore emerito di chirurgia all’Università Tor Vergata di Roma ha fatto il punto sulla medicina del futuro.
Importanti sono stati i contributi di chirurghi italiani da tempo negli Stati Uniti: il prof. Enrico Nicolò, teatino che lavora a Pittsburgh ha relazionato sulla attualità della tecnica di Bassini nella ernia inguinale; il dott. Francesco Bianco laureato e specializzato in chirurgia a Chieti e da venti anni a Chicago, ha presentato la sua casistica di interventi col nuovo robot Da Vinci single port non ancora commercializzato in Europa.
Poi l’intervento del dott. Guido Liddo pescarese laureato e specializzato in chirurgia a Chieti che in Francia dirige un centro di chirurgia epatica e pancreatica, ha fatto luce sulle nuove tecniche di chirurgia “veloce” che permettono ricoveri brevissimi anche per operazioni complesse.
Sempre in questo ambito, pregevole la relazione del prof. Carlo Feo di Ferrara che ha presentato le nuove tecniche fisiche e dietetiche di preparazione all’intervento per il paziente anziano. Nell’ambito del cancro del retto ci sono state due rilevanti interventi del dott. Edoardo Liberatore e del prof. Domenico Genovesi.
Il congresso si è concluso con una tavola rotonda sulla formazione del chirurgo alla quale hanno partecipato il dott. Gheza di Brescia, il prof. Mucilli di Chieti e i colleghi che lavorano in Francia e negli USA e con un intervento da parte del prof. Palazzini di Roma sul ruolo della “chirurgia in diretta” nella formazione continua in chirurgia moderna. Dunque un congresso di grandi contenuti scientifici seguito da tanti medici che per due giorni hanno gremito l’Auditorium di Villa Serena, ma anche intenso per le storie professionali dei relatori invitati. Scienza ed emozioni.