MANOPPELLO – Dino Colalongo presenta “la Croce come segno” nella Sala Capitolare dell’abbazia di Santa Maria Arabona, Manoppello (Pe), dal Solstizio di giugno all’Equinozio di settembre 2022 (21 giugno – 23 settembre). L’opening, che si svolgerà nei giardini della Chiesa, è previsto nel pomeriggio di venerdì 1 luglio dalle ore 18.00.
Il progetto espositivo, a cura di Miriam Di Francesco, prende vita a partire dal dialogo tra l’arte sacra e la contemporaneità in quel “venire al dialogo col mondo” da parte della chiesa, come ricorda Paolo VI nell’Ecclesiam Suam. Fin dalle origini, Santa Maria Arabona rappresenta il rapporto con la storia del territorio e dei suoi fedeli, dapprima con il culto pagano della dea Bona, divinità rurale idolatrata in territorio abruzzese, e successivamente, attraverso processi di costruzione, realizzazioni incompiute e variazioni d’uso che, dal 1208 ad oggi, la vedono protagonista dell’incontro con la contemporaneità di ogni epoca.
Intorno alla struttura architettonica a croce quadrata su cui si sviluppa la costruzione dell’abbazia e da alcune peculiarità degli arredi interni, nascono le installazioni modulari site specific dell’architetto Dino Colalongo. La sala capitolare, adiacente alla chiesa, accoglierà tre variazioni sul concetto della croce con materiali e tecniche diverse, mentre due sculture in acciaio cor-ten saranno collocate nei giardini dell’abbazia e sempre visibili dall’esterno.
Il materiale, oggetto della ricerca artistica di Dino Colalongo, è la pietra della Maiella con cui è costruita la chiesa e dall’idea di esaltare la tradizione degli scalpellini, Colalongo ha collaborato con esperti della lavorazione su pietra. A Franco Aceto è stata affidata la realizzazione su pietra di parte di un’opera, secondo il progetto dell’artista. Stefano Faccini, Armando Di Nunzio e Dangyong Liu, scultori della pietra che da lungo tempo sono impegnati nelle “10 Giornate in Pietra”, il simposio internazionale di Lettomanoppello, sono stati invitati a partecipare con una loro interpretazione di capitelli moderni.
Il progetto espositivo che nasce come relazione di Dino Colalongo con le geometrie e la spiritualità di Santa Maria Arabona, al contempo, ha l’ambizione di promuovere il dialogo di artisti e chiese del territorio nella convivenza della spiritualità con i monumenti storici attraverso l’arte, la via della bellezza.
La mostra è patrocinata dalla Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara, il comune di Manoppello e di Lettomanoppello con le “10 Giornate in Pietra”.
Dino Colalongo è architetto e designer. Nasce a Manoppello (PE) il 31 Marzo 1946 e si laurea in architettura, a Pescara. Ha insegnato Discipline Pittoriche e Educazione Visiva presso il Liceo Artistico Statale “Giuseppe Misticoni” di Pescara. Dal 1967, Colalongo ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Negli ultimi anni, Colalongo ha esposto al Museo delle Genti d’Abruzzo con una personale, nel 2019; l’anno seguente, la “Fondazione Aria” ha dedicato il primo incontro del progetto “Specchio Arte” a Dino Colalongo documentato con cortometraggio, video portrait e anche nel volume “Crossroads Fondazione ARIA. Crocevia d’artisti e culture”.
La mostra è visitabile secondo i seguenti orari: martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00, mercoledì dalle 16.00 alle 18.00.
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