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La Croce di Lampedusa arriva in Abruzzo

da Redazione

mons.-Giancarlo-PeregoDal 10 al 17 aprile a L’Aquila (Pettino, Pizzoli, Paganica), poi a Vasto: un forte stimolo per riflettere sulle migrazioni, l’accoglienza, la pace, il multiculturalismo

L’AQUILA – “Portatela ovunque!”. Questo l’invito di Papa Francesco, benedicendo la Croce a Roma, il 9 aprile dell’anno scorso in piazza San Pietro. E da quel giorno ha preso avvio “Il Viaggio della Croce di Lampedusa” attraverso l’Italia, iniziativa culturale e spirituale promossa dalla Casa dello Spirito e delle Arti di Milano, fondata da Arnoldo Mosca Mondadori e presieduta di Emanuele Vai, per riflettere sulle migrazioni, l’accoglienza, la pace, il multiculturalismo. La Croce, accolta dal 5 marzo in alcune parrocchie di Roma e infine presso la Basilica di San Vitale, dal 10 al 17 aprile sarà all’Aquila, presso le parrocchie di Pettino, Pizzoli e Paganica, poi farà tappa a Vasto fino al 22, per proseguire verso Squinzano, in provincia di Lecce, e Catania.

Oliviero FortiUna delegazione aquilana, guidata da don Dante Di Nardo, parroco di San Francesco a Pettino, popoloso quartiere della città capoluogo d’Abruzzo, riceverà la Croce domani sera a Roma da Mons. Daniele Micheletti, nella Basilica di San Vitale, dove Lunedì Santo si è tenuta una sacra rappresentazione con l’Oratorio “Per Crucem ad Lucem”, scritto dalla poetessa Anna Maria Murgolo, con l’intensa interpretazione del testo degli attori Virginia Barrett, Edoardo Siravo e Gabriella Casali, con voce della soprano Keiko Morikawa e Michele Loda all’organo, su spartito di Mons. Giuseppe de Candia.

Numerosi gli eventi nelle tre parrocchie dell’aquilano intorno alla Croce di Lampedusa, opera realizzata dall’artista lampedusano Franco Tuccio con il legno dei barconi arrivati nell’isola dalle coste libiche, a memoria della tragedia dei migranti morti nel Mediterraneo, drammatica pagina del nostro tempo. Vuole così essere un forte segno di testimonianza spirituale, di armonia tra fedi e culture diverse, di accoglienza e solidarietà umana.

Chiesa Angeli Custodi PaganicaQuesti i temi della meditazione che saranno animati nella Chiesa di San Francesco a Pettino, dal 10 al 12 aprile, una riflessione comunitaria con diverse iniziative, animate dal parroco don Dante Di Nardo, e da don Pino Del Vecchio, con la partecipazione dei giovani della diocesi. Nel pomeriggio di domenica 12 aprile la Croce sarà consegnata ad una delegazione della Parrocchia Santo Stefano di Pizzoli, guidata dal parroco don Claudio Tracanna. Nella chiesa parrocchiale, alle 18:30, l’Arcivescovo dell’Aquila Mons. Giuseppe Petrocchi presiederà la celebrazione eucaristica.

Papa Francesco Croce LampedusaIl 13 aprile, alle 17:30, nel Salone parrocchiale, “Riflessione sulle Migrazioni” con Mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, don Claudio Tracanna, direttore del quindicinale diocesano “Vola”, e chi scrive. Il 14 aprile la Croce sarà accolta nella Parrocchia Santa Maria Assunta di Paganica, grosso centro ad est della città capoluogo, dove resterà, presso la Chiesa degli Angeli Custodi per inagibilità della Chiesa Madre, lacerata dal sima, fino al 17 aprile mattina. Il parroco, don Dionisio Rodriguez, con il gruppo Caritas parrocchiale, ha programmato diversi eventi di preghiera e riflessione. Tra questi, il 15 aprile alle ore 18:30, spicca “La Croce dello Scandalo”, una conversazione di Oliviero Forti, responsabile del Servizio Immigrazione della Caritas italiana, sui temi dell’accoglienza ai migranti. Il 16 sera, alle ore 21, una “Via Lucis”, fiaccolata con la Croce per le vie del centro. L’indomani pomeriggio la Croce di Lampedusa partirà per la successiva tappa a Vasto (Chieti), accolta da don Gianni Carozza nella Parrocchia di San Marco Evangelista. Resterà nella bella città costiera, con una staffetta tra parrocchie, fino al 22 aprile, quando infine sarà prelevata da una delegazione di Squinzano (Lecce) per continuare il suo viaggio in Italia e poi all’estero.

Si ringrazia Goffredo Palmerini per il contributo.

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