Rivolto un invito ai Comuni interessati ad attivarsi di più nel recupero dei rifiuti urbani per preservare le volumetrie residue di Colle Cese e scongiurare probabili e dannose emergenze ambientali.
La Deco Spa ha scritto alla società Ambiente spa cioè l’ex Consorzio comprensoriale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dell’area pescarese, e per conoscenza ai Comuni soci in cui invita ad intraprendere, al piu’ presto, tutte le iniziative finalizzate alle attivita’ di recupero dei rifiuti urbani per preservare le volumetrie residue della discarica di Colle Cese e di conseguenza scongiurare eventuali, probabili, emergenze ambientali.
Deco, in adempimento della Convenzione del 2003, si e’ attivata per l’esecuzione di tutti i servizi inerenti il “ciclo completo del rifiuto” che si articola nelle attivita’ di trasbordo e trasporto, trattamento e bioessiccazione presso l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), in localita’ Casoni di Chieti, produzione di combustibile da rifiuti, smaltimento degli scarti ed avvio del CDR al recupero energetico.
La medesima societa’ ha anche proposto ad Ambiente l’applicazione graduale ed agevolata del corrispettivo di recupero, affinche’ i Comuni possano aderire alla proposta senza improvvisi e significativi aumenti tariffari acconsentendo, tra l’altro, a sospendere fino al 19 giugno scorso, l’applicazione del corrispettivo previsto dal contratto per le sole operazioni di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Deco ha dunque agito per agevolare l’adozione di una soluzione operativa, che consentisse ai Comuni della Provincia di Pescara di adeguare la gestione dei rifiuti alle piu’ recenti disposizioni normative, anche e soprattutto per evitare che possa verificarsi un’emergenza ambientale viste le ormai scarse volumetrie residue presso la discarica di Colle Cese, senza peraltro avere a disposizione un’alternativa concreta di smaltimento in discarica.
Tuttavia , secondo la Deco, Ambiente non risulta essersi attivata in alcun modo, limitandosi a richiedere alla Deco ulteriori periodi di sospensione degli obblighi gia’ definiti nella Convenzione (per la bioessiccazione con riduzione del 20% dei quantitativi smaltiti in discarica), senza tener conto che l’ulteriore rinvio delle attivita’ di recupero obblighera’ i Comuni ad affrontare, nel breve periodo, una pesante emergenza rifiuti, con conseguenti oneri economici.