La band abruzzese tornava a Pescara dopo ben quattro anni di assenza
PESCARA – Che sarebbe stata una serata speciale si era capito subito …. un palco arricchito da led luminosi con immagini tecnologiche e all’avanguardia sullo sfondo, ma soprattutto la formazione originale live: La Differenza tornava a Pescara dopo ben quattro anni di assenza e ha scelto di farlo con un concerto speciale
organizzato e curato nei minimi dettagli da Caffè · Gelati Delizia in Via Pepe in occasione della Festa della Birra. Uno spettacolo veramente completo ed adrenalinico in cui Fabio Falcone, Giò Martinelli, Jakka, Fabio Tumini e Massimo Giuliani (la line up storica) hanno rispolverato in grande stile i brani del primo album Preso, di cui il prossimo anno si festeggerà il decennale dalla pubblicazione, alternandoli ad una serie di cover eseguite in pieno “stile differente”.
Il concerto si è aperto con Sex, La mia Signorina di Neffa e Con il nastro rosa di Lucio Battisti, già inserita all’epoca proprio nel cd Preso. Si va verso una versione di Cosa succede in città di Vasco Rossi aperta dal funky Bass di Giò e ancora Ragazzo Fortunato di Jovanotti.
I fans che seguono La Differenza cominciano subito a sentire la giusta atmosfera quando in sequenza la band esegue Aghata, dedicata alla donna più bastarda (la vita) e poi il rockettone Lola, ancora più aggressiva dell’originale con la chitarra di Fabio Tumini che domina la scena.
Ancora Vasco per Non l’hai mica capito e la beatlesiana Twist and Shout che fa ballare proprio tutti, anche quelli seduti ai tavoli allestiti su una parte della strada per il concerto. Si torna all’anno magico 2005 con Preso: la title track del primo album si lascia apprezzare perché molto simile a quella dell’epoca.
Poi, assolutamente fuori scaletta, un viaggio nei sixties: These boots are made for walkin’, I’m a believer e una psichedelica Break on through dei Doors con tutti a muoversi a ritmo. Fabio Falcone, sempre carismatico on stage, e soci ormai hanno la piazza in pugno quando partono Che Farò e Percezione 90, senza dubbio i loro brani più famosi, quelli che li portarono al grande successo al Festival di Sanremo e Festivalbar proprio nel 2005.
Si continua con la celeberrima Centro di gravità permanente del maestro Franco Battiato con la tastiera di Jakka che diventa grande protagonista. La granitica Should I stay or should I go dei mitici Clash esalta il groove batteri stico di Massimo Giuliani. Ancora Battisti con Il tempo di morire e poi la surf rock Walkin’ on the sun fanno continuare a ballare la piazza.
C’è spazio addirittura per l’inno rock per eccellenza Rock and Roll dei Led Zeppelin in una versione ovviamente diversa da quella di Plant e soci, ma assolutamente energetica e potente al punto giusto ed è ancora Fabio Tumini a Superarsi. In una sorta di medley la band vastese ci unisce Johnny B. Goode di Chuck Berry.
La Canzone del sole di Battisti viene annunciata da Fabio Falcone come una delle canzoni più belle mai scritte nella musica italiana, quella che tutti imparano a suonare quando cominciano a strimpellare una chitarra: spiegato anche l’aneddoto raccontato da Mogol sul “mare nero” di cui parla il testo che è quello abruzzese.
Quando partono le note del primo singolo della carriera de La Differenza, la splendida ballad In un istante l’emozione è tangibile fra il pubblico e sale ancor di più quando i cinque amici e musicisti decidono di suonare brani tratti da Preso che di solito negli ultimi anni rimanevano fuori dalla scaletta, quasi come una sorta di regalo a chi li segue da sempre: Pensiero Dolcissimo, Sogno interrotto e Non cambiare discorso. Il concerto giunge ormai al termine e sulle note di Che farò Fabio e gli altri salutano il pubblico pescarese accorso numeroso ad ascoltare il concerto.
La Differenza ha ancora una volta dimostrato che, in qualsiasi versione si presenti, è una band che dal vivo in Italia ha pochi eguali se non nessuno: carica, energia ma soprattutto capacità di darsi al pubblico e regalare grandi emozioni ….. definire la serata pescarese magica sarebbe riduttivo!
In questi giorni è in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Superficiale”, con la line up classica degli ultimi anni (Fabio Falcone, Giò Martinelli, Jakka, Mattia “Matto” Pompei e Davide Cancelli) che anticipa il nuovo album in lavorazione sotto l’esperta mano di Stefano Severini, che uscirà anch’esso per la Mescal.
Un altro grande inizio per La Differenza, un ennesimo cambio di sonorità a testimonianza della versatilità del gruppo.
“Superficiale” è un brano fresco e sorprendente che ha spiazzato quasi tutti, ma è proprio questo il bello de La Differenza: mai uguali a se stessi, pronti sempre a cambiare volto …. Appuntamento dunque per i prossimi live ed il nuovo disco.