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La Festa della Liberazione a Montesilvano

da Redazione

deposizione corona

MONTESILVANO (PE) – Si sono svolte questa mattina a Montesilvano le celebrazioni per la Festa della Liberazione, di cui quest’anno ricorre il 70 esimo anniversario.Il corteo, composto dalle associazioni combattentistiche e d’arma, dalle autorità civili e militari e dalle terze medie dell’Istituto Comprensivo Troiano Delfico, con partenza in Piazza Diaz, davanti Palazzo di Città, si è spostato in piazza Indro Montanelli di fronte al Monumento ai Caduti dove, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la corona di alloro, benedetta da Don Roberto, parroco della Chiesa San Michele Arcangelo, è stata deposta dal primo cittadino, Francesco Maragno, dal Capitano Vincenzo Falce, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montesilvano e dal Capitano Armando Masucci, Comandante della Guardia di Finanza di Pescara.

«Se non ci fosse stata la Resistenza non ci sarebbe uno stato democratico – ha dichiarato il sindaco Maragno nel suo discorso -. La Resistenza fu la fucina dove maturarono i principi che oggi sono espressi in quel documento di altissima civiltà che è la nostra Costituzione e che è fondamento della nostra Repubblica democratica. Essere cittadini liberati significa non essere mai indifferenti alle ingiustizie, significa essere sempre capaci di un pensiero critico, pronti a farci carico delle sorti collettive di una Patria, che nel passato è stata posta di fronte alla deriva della dittatura e che oggi è posta di fronte a sfide sempre più globalizzate e altrettanto pericolose. 

discorso sindacoNon dobbiamo dimenticare che la Resistenza è sempre attuale – prosegue il sindaco – perché sempre attuale è la sua lezione di responsabilità civile. Riconoscere questi principi è la condizione per affermare la preminenza assoluta dei diritti inalienabili dell’uomo e allo stesso tempo costruire una società in cui tutti sono partecipi di una speranza collettiva; speranza di cui, oggi più che mai, per i giovani, per i lavoratori, per chi è in difficoltà, sentiamo fortissimo il bisogno. E’compito della politica quello di raccogliere questa aspirazione, che ci è stata trasmessa dai combattenti per la Libertà e dai padri fondatori della Repubblica».

La celebrazione, arricchita dai canti intonati dal Maestro Claudio Roncone, si è conclusa con la lettura di alcuni brani sulla Liberazione e sulla Resistenza degli studenti delle classi terze A, B, C, D, E, F, G, H della Troiano Delfico.

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