Dopo 17 anni dalla prima richiesta di finanziamento ancora polemiche sulla sua realizzazione.
PESCARA – Risale al 10 maggio 1992 la prima richiesta di finanziamento per la costruzione della filovia che dovrebbe collegare Pescara con i comuni limitrofi, precisamente a sud con Francavilla e a nord con Montesilvano e Silvi. La costruzione è stata predisposta in tre lotti: il primo di circa 6 chilomentri da Montesilvano a Pescara, il secondo da Pescara a Francavilla e all’aeroporto d’Abruzzo ed il terzo da Montesilvano a Silvi.
Ad oggi, dopo 17 anni, i lavori di edificazione sono: nel primo tratto in corso a Montesilvano mentre a Pescara l’inizio è previsto fra alcuni giorni; nel secondo tratto ancora c’è una progettazione concreta con rappresentazioni grafiche e calcoli ma solo dichiarazioni d’intenti e la ricerca dei finanziamenti pubblici; nel terzo lotto, Montesilvano-Silvi, invece, resta ancora solo una congettura.
Il costo a cui ammonterebbe tutta l’opera è di 30milioni di euro suddivisi in:un milione di euro per fabbricare il garage, 238 mila per i consulenti,60 mila per i membri delle commissioni, 560 mila per gli espropri,155 mila per il collaudo e 16 milioni e 800 mila euro per elettrificare il percorso perché si devono impiantare un palo ogni 25 metri e quattro cavi.
Nel frattempo in questi diciassette anni mentre i diversi esponenti della politica pescarese discutevano su progetti, costi e se è adatto posizionare il percorso della filovia in corrispondenza dell’ex ferrovia sullo stesso tratto è sorto la strada-parco tanto usata dai cittadini per correre, pedalare e pattinare. Pare che sia così apprezzata da far salire vertiginosamente anche il valore dei terreni e delle case adiacenti ad essa.
A Montesilvano, addirittura, lo sviluppo edilizio è così consistente che in viale Europa il filobus da 18 metri non potrà proseguire diritto la sua corsa verso il capolinea, ma dovrà deviare il suo percorso inserendosi nel sinuoso sistema viario cittadino in quanto ostacolato da tre palazzi di nove piani ciascuno.
SEMAFORI COMANDATI – I responsabili comunali del settore mobilità Michetti e Salvati, durante la Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità presieduta da Adele Caroli hanno affermato che il progetto della filovia prevede l’installazione di semafori comandati dagli autisti attraverso un telecomando all’altezza degli incroci e delle nove fermate sul tratto di strada parco di Pescara, per un totale di tre chilometri. Il sistema funzionerà che ad ogni incrocio l’autista della filovia blocca il mezzo, e prima di ripartire lentamente, aziona il comando di blocco sulla strada che incrocia.
La prossima seduta della Commissione verterà sul tema dei costi da analizzarli con la GTM, in modo da risistemare i percorsi degli altri mezzi pubblici che già marciano parallelamente alla strada-parco. Siccome le aree non saranno concesse dall’amministrazione comunale alla GTM, ma sarà data solo l’autorizzazione ad eseguire i lavori, i costi di manutenzione della strada andranno a carico del Comune,mentre le spese di funzionamento dovrebbero essere a carico della Regione in quanto la filovia attraverserà un tratto di strada intercomunale.
ALTRE PROPOSTE – Per non togliere l’utilità della Strada Parco ai cittadini si era anche pensato di spostare il percorso individuato in altre zone della città come il lungomare proposto dal consigliere di Rifondazione Maurizio Acerbo che avrebbe chiuso la viabilità alle automobili:
Sarebbe una bella cartolina per Pescara riuscire ad avere decine di chilometri con vista mare
idea appoggiata anche da Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale e capogruppo di Sinistra e Libertà:
l’esclusione delle macchine dalla riviera non nocerà agli automobilisti in quanto si sta lavorando alla certa realizzazione di una parallela a viale Bovio realizzata tramite il congiungimento dello “stradone” (via Caravaggio) con via Ferrari
Ma l’ipotesi è stata bocciata dall’assessore al traffico,Berardino Fiorilli affermando con nettezza:
La filovia di Pescara si costruirà così come progettata sul percorso già individuato e appaltato all’impresa Balfour Beatty. L’appalto è intoccabile!Anche perché è impossibile recedere il contratto d’appalto senza incorrere in una pesantissima richiesta di risarcimento del danno che inevitabilmente ricadrebbe sulle tasche dei cittadini.
Altra proposta c’è stata dal presidente dell’Associazione Strada Parco, Mario Sorgentone, di realizzare un trasporto pubblico sul nuovo asse viario, ricavato dal collegamento via Caravaggio-via Ferrari e dal ponte nuovo di prossima realizzazione:
Una grande direttrice di 30 km, di prossima apertura, che collegherà Montesilvano all’aeroporto,in grado di intercettare gran parte del pendolarismo dell’area metropolitana. Altro che i 5 km della strada parco
Da tempo, Sorgendone, agguerrito critico della filovia, persiste nel richiedere: «Il presidente Michele Russo, al di là dei contenuti propagandistici, dovrebbe chiarire alla cittadinanza alcuni punti, rimasti oscuri nonostante ripetute sollecitazioni»e prosegue aggiungendo:
in base a quale intuizione, visto che manca lo studio di fattibilità, si asserisce che il trasporto pubblico sui 5 km della strada parco migliorerà il traffico cittadino. Chi coprirà le probabili passività di gestione, considerato il modesto bacino di utenza in rapporto agli alti costi del trasporto elettrico.
Sorgendone, inoltre, domanda anche il motivo per cui non è stato richiesto lo studio di valutazione di impatto ambientale e illustra anche il suo scetticismo sulle disposizioni del Ministero Trasporti di impiantare delle banchine in cemento ad ogni fermata con riduzione della pista ciclabile, sulle barriere metalliche negli attraversamenti pedonali e sulla verifica dell’inquinamento elettromagnetico. Secondo lui la sua proposta ovvierebbe a tutti questi dilemmi.
Entrambe le offerte evitano il ripristino della vecchia divisione in due delle città come ai tempi della ferrovia e l’uso di semafori comandati, ma consentono effettivamente il collegamento dell’intera area urbana e extra-urbana e contemporaneamente preserva la strada parco che nel tempo è diventato un luogo insostituibile di mobilità pedonale e ciclabile della città.
BASTA CON I DUBBI SULLE MULTE MILIONARIE – Il Consiglio comunale previsto per il 16 novembre prossimo sul progetto della filovia Pescara-Montesilvano dovrà chiarire in maniera definitiva la questione legata alle presunte multe milionarie che si accennano ogni volta che si prospetta un passaggio alternativo del filobus.
Finora si è a conoscenza che il finanziamento è legato all’infrastruttura, vale a dire all’elettrificazione del percorso, perciò lo spostamento non può essere fatto equivalere alla revoca del contratto bensì ad un riesame dell’accordo tra GTM e Balfour Beatty, ditta produttrice della costruzione. Inoltre dalla delibera CIPE del 2002 si deduce che il finanziamento dell’infrastruttura è legato alla sua funzionalità a prescindere da eventuali prosecuzioni.
L’enorme ritardo avuto da allora, sarà stato causato probabilmente dalla mancanza di complicità delle istituzioni e dalla poca di chiarezza sull’effettivo progetto che non avranno permesso un confronto costruttivo tra i cittadini, i possibili finanziatori e i realizzatori dell’idea, ognuno dei quali sicuramente con legittime problematiche .
Per maggiori informazioni sulla filovia,comunque, si può consultare il sito www.filo-pe.it.