PESCARA – Nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha deciso di dare il via libera al referendum regionale consultivo per la creazione della “Nuova Area Metropolitana di Pescara, Montesilvano e Spoltore”, cioè la fusione delle tre municipalità nella Grande Pescara, che diventerebbe un comune di 192 mila abitanti con un solo sindaco e un solo consiglio comunale. Intanto hanno sollevato un vero e proprio vespaio le dichiarazioni del sindaco di Pescara Albore Mascia sul progetto “La Grande Pescara” e dai commenti di alcuni protagonisti della diatriba sembra che sia già tempo di campagna elettorale.
De Gregorio (La Grande Pescara): “Sconfortante la miopia di Mascia su Nuova Città”
Alle dichiarazioni del Sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia – che ha espresso perplessità sul progetto di fusione del capoluogo adriatico con Montesilvano e Spoltore – ha risposto Giuseppina De Gregorio, Presidente Vicario de La Grande Pescara, la lista civica che sarà presente alle prossime elezioni comunali proprio per sostenere e dare impulso alla nascita ed allo sviluppo del nuovo centro urbano.
“É sconfortante che il Primo Cittadino di Pescara, dinanzi alle molteplici opportunità di sviluppo che offre la nascita del nuovo Comune, anziché individuare strategie e priorità, non trovi di meglio che porre interrogativi. Abbiamo documentato come già solo in termini economici la fusione farà maturare risorse aggiuntive per circa 10 milioni di euro all’anno, e questo basterebbe a chiunque per superare qualsiasi resistenza. Non solo, ma è singolare che un Sindaco non riesca a comprendere come in termini di pianificazione urbanistica, di programmazione degli interventi, di unificazione dei servizi e dei collegamenti, di omogeneizzazione dei regolamenti (solo per citare alcuni aspetti) si avranno vantaggi enormi dalla nascita della Grande Pescara.Chissà che l’incapacità a cogliere queste prospettive non sia figlia del timore di perdere poltrone da parte di Mascia. A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina…”.
Grande Pescara, Costantini (Mov139): “Discutere oggi della fase tecnica del progetto è come commentare una partita prima che sia iniziata”
«Apprezzo la posizione del sindaco Mascia sulla “Grande Pescara” perché, pur esprimendo dubbi e perplessità rispetto al merito, riconosce la legittimità del metodo del referendum, inteso come strumento di partecipazione dei cittadini». Così Carlo Costantini, consigliere regionale Mov139 e primo promotore della Grande Pescara, la proposta di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore in un’unica grande città, risponde alle perplessità espresse dal primo cittadino del capoluogo adriatico sugli aspetti burocratico-amministrativi del progetto.
«Comprendo anche l’origine dei suoi dubbi sulle scelte operative da compiere – prosegue il consigliere regionale – ma lo invito a collocarli nella fase corretta: quella tecnica, politica e legislativa che si aprirà solo dopo la conclusione positiva del referendum. Altrimenti, ci troveremmo a commentare l’esito di una partita, prima che sia iniziata».
«Lasciamo che la democrazia faccia la sua parte – conclude Costantini – ed un attimo dopo potremo iniziare a discutere delle modalità con le quali realizzare la volontà dei cittadini. Farlo oggi tradisce soltanto un sentimento di paura del futuro. Invito il sindaco a recuperare un po’ più di autostima rispetto al suo ruolo e fare la sua parte».
Albore Mascia,“La Grande Pescara non può essere solo uno slogan per fare politica”
“Non posso condividere la tesi espressa oggi dal consigliere regionale Carlo Costantini che, in riferimento al Referendum sulla costituzione della Grande Pescara, ci invita ad andare al voto senza aver prima precisato e definito le conseguenze implicite in tale trasformazione territoriale e amministrativa. I cittadini vanno orientati, o meglio devono poter capire cosa significa unificare tre municipalità tanto diverse tra loro come Pescara, Montesilvano e Spoltore, e devono poter esprimere il proprio voto con la piena consapevolezza delle possibili conseguenze- ha così replicato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al consigliere Regionale Carlo Costantini sul tema della Grande Pescara.
“Le perplessità espresse sono chiare e non riguardano l’autostima, quella non manca e si alimenta ogni giorno di fronte alle mille problematiche che oggi i sindaci si trovano a fronteggiare, specie dinanzi a quelle continue modifiche legislative in costante evoluzione che quotidianamente ci costringono a riscrivere atti e a rivedere provvedimenti – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Nel merito, è evidente che per votare il referendum sulla costituzione della Grande Pescara i cittadini vanno orientati. A maggio non andranno semplicemente a dire se piace o meno l’idea di allargare il proprio territorio, ma compito delle Istituzioni è dire ai cittadini cosa andranno a votare, ossia se saremo in grado o meno di dare loro garanzie su un nuovo modello amministrativo e governativo capace di intercettare risorse, in un momento storico in cui le stesse sono sempre più esigue, ovvero se saremo in grado di trasformare quel voto in un’opportunità e non ci ridurremo a una semplice operazione geografica. Resto sconcertato nel leggere il consigliere Costantini che dice ‘prima andiamo al voto e poi approfondiamo i contenuti’. Piuttosto ai cittadini dovremo dare l’opportunità di scegliere consapevolmente tra due modelli di organizzazione territoriale: il primo è quello odierno, nel quale comunque riusciamo a governare nonostante le difficoltà quotidiane; mi chiedo qual sia concretamente il modello proposto dal consigliere Costantini. A questo punto invito lo stesso consigliere a metterci al tavolo e cominciare a lavorare: abbiamo dinanzi a noi sei mesi di tempo per predisporre un’ipotesi di modello organizzativo. Peraltro quel voto è ancora più importante ora, quando sta già partendo una campagna elettorale che, se non riguarderà Spoltore e Montesilvano, investirà in pieno Pescara. E allora apriamo subito il dibattito partendo da dati concreti, siamo avvocati, amministratori, professionisti e siamo sicuramente in grado di pianificare l’idea amministrativa da porre alla base del voto, perché la Grande Pescara non può essere solo uno slogan per fare politica”.
Ricordiamo che nei giorni scorsi sul tema del Referendum su La Grande Pescara si era espresso il sindaco di Spoltore Di Lorito che aveva manifestato dubbi in merito alla proposta di unificare Pescara, Montesilvano e Spoltore. Pur rispettando il referendum popolare, che comunque lascerà l’ultima parola ai cittadini, il primo cittadino aveva parlato di un sistema che potrebbe indebolire invece che rafforzare le amministrazioni locali.
Marina Febo e Manola Musa, capigruppo PDL rispettivamente nei Consigli comunali di Spoltore e Montesilvano avevano ribadito il loro ‘No al Referendum consultivo Grande Pescara’ affermando tra l’altro:
“Non siamo contrarie alla creazione di un’area metropolitana che racchiuda i nostri territori, ma diciamo ‘No’ alla proposta avanzata sul Referendum consultivo ‘Grande Pescara’ .Prima si individuano i contenuti e poi si forma il contenitore: nessuno ci ha informato su cosa significa in concreto ‘Grande Pescara’, non abbiamo ancora visto alcuna proposta con obiettivi, valutazione di alternative e studio di costi-benefici. Non intendiamo, quindi, invitare i nostri concittadini a dire ‘sì o no’ su uno slogan vuoto e privo di concretezza e chiarezza. La proposta è, inoltre, del tutto decontestualizzata rispetto all’attuale dibattito politico.”