Una serata astronomica virtuale, quella di mercoledì 22 luglio, che inizierà alle 21.00. Gli strumenti dell’Associazione scientifica lancianese punteranno la cometa, trasmettendo le immagini via via acquisite, mentre rapidi interventi dei soci del Gruppo Astrofili illustreranno le caratteristiche principali di questo oggetto celeste. E naturalmente, nello stesso spirito di una qualsiasi serata astronomica, anche questa sarà un’occasione di confronto e di discussione, con le domande e i commenti di chi vorrà seguire l’evento.
Una caratteristica importante è che lo spettacolo della cometa Neowise non è riservato solo a strumenti avanzati: tutti possono osservare questa vagabonda dello spazio, e possono anche fotografarla con una normale macchinetta fotografica, magari seguendo le indicazioni che saranno date proprio nel corso della diretta.
La C/2020 F3 NEOWISE ha un diametro di poco meno di cinque chilometri e, come tutte le comete, è composta principalmente di ghiaccio e polveri, cosa che è valso loro il nomignolo di “palle di neve sporca”. Proprio la loro composizione fa sì che, avvicinandosi al Sole, si formi la caratteristica coda, estesa per centinaia di migliaia di chilometri. Formatisi all’alba del Sistema Solare, circa quattro miliardi e mezzo di anni fa, questi corpi celesti conservano la memoria di un antichissimo passato, e ci portano il ricordo di quando il Sole era ancora giovane. Quella che brilla nel cielo di questi giorni ha un’orbita fortemente ellittica, che, secondo i calcoli, la farà tornare dalle nostre parti non prima di 6.800 anni.
La serata può essere seguita:
Il Gruppo Astrofili Frentani è nato nel 1997 con lo scopo di diffondere la cultura scientifica ed astronomica tra la popolazione e svolgere attività di ricerca. Dalla sua costituzione, l’Associazione ha svolto oltre 200 manifestazioni scientifiche in numerosi comuni d’Abruzzo e Molise, alle quali si aggiungono centinaia di ore di attività presso le scuole del territorio frentano.
L’intensa attività di divulgazione scientifica del Gruppo era stata già riconosciuta nel 2009 con il conferimento del premio “Astroiniziative” da parte dell’Unione Astrofili Italiani.
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