Quattro persone sono state identificate e sanzionate
PESCARA – Un altro esempio di scarsa coscienza civica e ambientale alla ribalta della cronaca. Quattro scarichi abusivi di acque reflue domestiche sono stati individuati dalla polizia provinciale, insieme al personale del Corpo forestale dello Stato e con la collaborazione dei tecnici del Comune di Pescara e dell’Aca Spa, in località Pozzo di Coccia, nella zona di via Monte Carmelo, a Pescara.
Gli scarichi – spiega il comandante della polizia provinciale, Giulio Honorati, erano abusivi perché non collegati alla rete fognaria comunale. Dalle indagini è emerso che le acque reflue, tramite un allaccio di fortuna realizzato da privati, confluivano in un fossato naturale, situato tra i comuni di Pescara e Francavilla al Mare, e con sbocco diretto a mare.
La polizia ha identificato i quattro trasgressori, proprietari di singole abitazioni, ai quali è stata contestata la violazione del Codice dell’ambiente (art. 133 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.), che prevede per questo illecito una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 600 a 3.000 euro.
La zona in questione – commenta Honorati parlando di questa operazione, eseguita dall’unità operativa di Polizia ambientale – è di interesse ambientale per la presenza di alcune sorgenti naturali nonché habitat ideale per la nidificazione dei gruccioni e di altra avifauna migratoria.
La polizia provinciale ha provveduto a comunicare al Comune di Pescara la necessità di un’ordinanza che stabilisca l’obbligo di allaccio alla rete fognaria comunale per i quattro trasgressori, suggerendo inoltre di intervenire per eliminare la condotta esistente in quella zona, che è sconnessa e ormai logora.