Siffatta previsione legislativa, infatti, a differenza di quella già approvata alcuni giorni fa dal Consiglio regionale, non si configurerebbe in contrasto con la legislazione statale superando il vaglio di costituzionalità.
In effetti, secondo la Corte costituzionale “le Regioni nell’esercizio delle loro competenze, debbono rispettare la normativa statale di tutela dell’ambiente, ma possono stabilire per il raggiungimento dei fini propri delle loro competenze livelli di tutela più elevati”.
Essendo, quindi, state già istituite lungo la Costa dei Trabocchi una serie di riserve naturali con la richiamata legge regionale – fra cui anche la riserva di Grotta delle Farfalle nei Comuni di San Vito Chietino e Rocca San Giovanni (che dista soltanto 6 km dal pozzo estrattivo Ombrina Mare) – la Regione Abruzzo, sul presupposto della necessità ed urgenza di estendere la tutela già prevista per tali riserve naturali, ben potrebbe stabilire, restando all’interno dei propri limiti di competenza costituzionale, un divieto di coltivazione di idrocarburi nel raggio di 12 miglia dal perimetro esterno delle medesime aree già sottoposte al vincolo di tutela regionale.
Siamo certi che il Presidente della Regione valuterà con la massima urgenza tale proposta che potrebbe costituire in solido ostacolo giuridico al rilascio da parte del Ministero dello Sviluppo economico del provvedimento finale di autorizzazione all’insediamento di Ombrina Mare.
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