PESCARA – Hanno gridato “vergogna, vergogna” e poi “l’ombrello te lo tieni tu!”. Erano un centinaio, in gran parte donne, con tanti ombrelli colorati aperti, a protestare giovedì pomeriggio in centro a Pescara, nella piazza antistante il mercato coperto, contro quanto accaduto lo scorso fine settimana a Sulmona, dove alcune ragazze, durante l’evento della Regione intitolato “Fonderia Abruzzo”, reggevano gli ombrelli aperti per riparare gli ospiti prima dalla pioggia, poi dal sole. Il tutto è stato immortalato in una foto che ha fatto rapidamente il giro del web. E nel mirino è finito soprattutto il governatore Luciano D’Alfonso.
Tante le dichiarazioni che si sono susseguite in questi giorni: la scrittrice Dacia Maraini, abruzzese di adozione con la sua casa di Pescasseroli, parla di “una fotografia penosa, che dà l’idea di una servilità femminile: donne che coprono, proteggano, aggiustano le cose con un atteggiamento servile. Gli uomini potevano tenersi gli ombrelli da soli”. E, sempre a proposito della vicenda, la Maraini aggiunge: “L’Abruzzo è un territorio in cui ci sono realtà molto avanzate ed è sbagliato dare questa immagine. C’è pero da dire che le donne, spesso, si mettono dalla parte della ‘servitù’ e questo è storicamente comprensibile. Sono caratterizzate da un istinto di protezione”.
Da registrare, infine, il pensiero della presidente della Camera, Laura Boldrini: “Quella foto è una brutta immagine. Sei donne che reggono l’ombrello ad altrettanti uomini, comodamente seduti per parlare ad un dibattito sotto la pioggia a Sulmona ci fanno fare un salto indietro. E non sarebbe stato meno stridente se al posto delle ragazze ci fossero stati dei ragazzi. Come si fa a non rendersene conto?”.
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