E‘ stato il tema del Consiglio Comunale Straordinario che si è tenuto ieri
CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso del Consiglio Comunale Straordinario svoltosi ieri, avente ad oggetto la trattazione dell’ O.d.g “La Provincia di Chieti nel sistema di riordino degli enti”, ha dichiarato quanto segue:
L’ordine del giorno odierno ci pone di fronte a delle riflessioni di carattere generale che hanno come punto principale il cosiddetto “riordino della spesa pubblica”, il quale passa anche e soprattutto per l’accorpamento delle province, sulle quali, è evidente, il Governo ha adoperato una non scelta delegando ipocritamente il da farsi al CAL.Le riflessioni del Governo dovevano essere fatte diversamente, pensando alle infrastrutture viarie e ferroviarie, alle vocazioni dei singoli territori, cose però, su cui niente si è detto e niente si sa, preferendo operare, invece, attraverso calcoli meramente ragionieristici che hanno prodotto la norma che tutti conosciamo e non riflettendo su cosa realmente ci fosse dietro “quei” numeri e “quei” dati.
Oggi, dunque, debbo necessariamente ricordare a tutti il valore di questo territorio, quello della provincia di Chieti all’interno dell’Abruzzo (cosa per altro ampiamente descritta dal testo dell’Odg), ma al tempo stesso, qualora dovessimo conseguire l’obiettivo naturale di questo Consiglio Comunale e quello mio personale, ovvero ottenere per l’Abruzzo l’esistenza di tre province, con Chieti capoluogo della sua provincia, riflettere su un dato ulteriore che pongo anche all’attenzione del Consiglio Regionale ovvero la necessità di riequilibrare il rapporto fra le aree interne della regione e quelle costiere.Ciò che desidero oggi, dunque, per il bene della provincia di Chieti è che il nostro territorio provinciale si stringa attorno al suo capoluogo – a tal proposito giorni fa ho scritto a tutti i sindaci della provincia chiedendo loro di aderire al nostro ordine del giorno non per difendere gli uffici di Chieti ma l’intero territorio – e al tempo stesso lavorare per mettere in moto nuove sinergie affinché quella che risulta essere una provincia trainante per l’Abruzzo non diventi una provincia trainata.Processi di sviluppo nuovi si apriranno a seguito dei riordini – ha concluso il Sindaco – ma il Governo regionale dovrà essere chiamato a riflettere profondamente su questi cambiamenti pena la marginalizzazione delle aree interne della regione.
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