La Rigenerazione Urbana in Abruzzo è…. cooperazione

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Conferenza stampa del Polo Irene il 27 giugno

PESCARA – Il Polo Irene – Polo di innovazione dell’economia civile – e l’Alleanza delle Cooperative Italiane Abruzzo (ACI Abruzzo) presentano, il 27 Giugno 2015 alle ore 11:00, nella Sala Azzurra – Regione Abruzzo, viale Bovio – Pescara, i risultati della sperimentazione sul tema della Rigenerazione Urbana e le possibili iniziative da attivare in forma sinergica con istituzioni, forze sociali e singoli cittadini.

Alla conferenza stampa interverranno:
Il Presidente dell’ ACI : Fernando Di Fabrizio
Il Direttore del Polo Irene : Lucia Todisco
Sono stati invitati a partecipare gli Assessori Regionali Donato Di Matteo e Mario Mazzocca

Con Urban Regeneration s’intende la trasformazione di un luogo (residenziale, industriale o spazio aperto) che presenta peculiarità di declino ambientale, sociale e/o economico, suscettibile di una rivitalizzazione collettiva e territoriale attraverso miglioramenti sostenibili e di lungo periodo, tendenti ad elevare la qualità della vita locale in termini economici, sociali ed energetici. Lo sviluppo delle città oggi dipende, quindi, dalla capacità di reinventare l’uso degli spazi facendo interagire interessi e opportunità di diversa natura: da questo punto di vista i “vuoti urbani” e gli spazi/edifici non più utilizzati si offrono come opportunità per ripensare le funzioni urbane, favorendo il recupero del patrimonio esistente e la rinascita delle socialità ad esso strettamente connesse.

Partendo da tali premesse, IL POLO IRENE vuole favorire la diffusione di un modello di “Rigenerazione Urbana” che parta da una politica di sviluppo, che mira alla implementazione di un insieme integrato di azioni di carattere fisico ed economico con una particolare enfasi all’integrazione sociale, che sono ottenute attraverso l’attuazione di modelli eco-sostenibili condivisi attraverso la progettazione partecipata.

In questo primo approccio IL POLO DELL’ECONOMIA CIVILE ha rivolto la sua attenzione verso alcune zone periferiche esplorando le potenzialità e proponendone il riscatto e lo sviluppo, con la ricerca di un equilibrio urbano e sociale: il territorio della periferia viene considerato in una logica di “idea-progetto” complessiva delineando un insieme di azioni ed opportunità che, implementate, attivano un processo moltiplicatore economico, produttivo, ambientale e sociale.

Un’ “idea” che ai più può sembrare ambiziosa ma che è concreta e fattibile, grazie al modello del movimento cooperativo la cui caratteristica è un’aggregazione trasversale delle competenze, (dall’analisi alla progettazione, dal finanziamento alla gestione, dall’edilizia all’ efficientamento energetico, dal sociale alla produzione lavoro) che consente di attivare e sostenere concretamente ogni fase del processo. Il senso dell’iniziativa è quella di proporsi come soggetto attuatore unico per combattere il degrado urbano, sociale, ambientale ed economico stimolando il territorio a riconsegnare parti della città alla socialità e alla vivibilità, il tutto senza nuove edificazioni.

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