Leggendo questo libro di Giovanni Damiani si potrà apprendere come fare proprio un modello di detergenza sostenibile senza rinunciare ai livelli attuali di igiene e di pulizia
PESCARA – Quando pensiamo all’inquinamento di aria , acqua o suolo cerchiamo di individuare negli altri gli autori di misfatti contro la natura. Il nostro contributo nel produrre rifiuti, nell’ignorare la raccolta differenziata,nello sprecare energia,nell’immettere nell’ambiente sostanze inquinanti ci appare irrilevante la nostra impronta ecologica ci sembra piccola, piccola.In realtà ognuno di noi non può sentirsi escluso dall’adozione di comportamenti ecosostenibili e deve cominciare ad essere più responsabile partendo da piccoli gesti quotidiani.
Ad esempio la riflessione su come laviamo e come ci laviamo potrebbe sembrare banale in realtà ha grande rilevanza ecologica. Ce lo fa scoprire il libro ”La Sagra degli antichi saponi”, a firma del biologo Giovanni Damiani, esperto in ecologia ambientale , presidente dell’Ecoistituto-Abruzzo che propone un modello di detergenza sostenibile, molto realistico, adottabile senza rinunciare ai livelli attuali di igiene e di pulizia.
Ciascuno di noi, quotidianamente, per lavarsi, per lavare le stoviglie, quando usa la lavatrice, immette attraverso gli scarichi, nel ciclo dell’acqua, migliaia di molecole inquinanti. Le nostre lavatrici, inoltre, per essere efficaci operano a temperature elevate consumando energia elettrica che, per essere prodotta, consuma risorse e crea inquinamento altrove.Il libro vuole comunicare che e’ possibile una detergenza rispettosa dell’ambiente, della salute umana e degli ecosistemi, e che non distrugga le risorse.
Per meglio comprendere le finalità del volume di Damiani proponiamo il commento allo stesso della prof.ssa Carla Antonioli,docente di Matematica e Scienze della Scuola Secondaria I Grado Rossetti-Mazzini di Pescara nonché coordinatrice Su18 Pescara ,che con la sua professionalità e con il suo grande entusiasmo cerca di avvicinare i giovani alla Scienza e di migliorare la diffusione e la comunicazione della stessa.
Il prof. Giovanni Damiani, con il libro “La Sagra degli Antichi Saponi” (Edizioni-Tracce Ambiente), ci propone una riflessione sul lavare e sul lavarsi. Viene affrontata, in chiave storica, l’evoluzione della detergenza domestica, dai tempi ancor prima del sapone, all’era del sapone e a quella successiva dei detersivi, in maniera appassionata ma altrettanto scientifica ,da persona di scienza quale lui è, ed anche da militante ecologista, che sogna e lavora per la trasformazione dei modelli di vita quotidiana.
*“Studia il passato se vuoi prevedere il futuro”
Conosco Giovanni da anni e tante volte ho colloquiato con lui ed ascoltato i suoi pensieri, esposti sempre con tenacia ma anche col sorriso sulle labbra, come quando, accompagnandosi con la chitarra, canta le canzoni dei “suoi/nostri” tempi. In effetti ciò che colpisce, nel suo narrare, è il passare con naturalezza dalle formule chimiche ai termini dialettali, dalla scientificità allo scherzo, passando attraverso strofe di canzoni (“schiuma, soffice, morbida, bianca, lieve, lieve, sembra panna sembra neve -G.Gaber).
Il messaggio che passa è quello di chi ha capito , da tempi non sospetti, che l’ambiente è vita e che l’ambiente siamo noi. E che la detergenza personale ha occupato un ruolo di primo piano tra le trasformazioni che hanno generato le modificazioni più importanti nella nostra società e nel nostro ambiente, partecipando attivamente a provocare la crisi ecologica che ora è sotto gli occhi di tutti. Si può , quindi ,ripercorrere come, nel passaggio dal sapone naturale ai prodotti “moderni” per la detergenza, sia avvenuta – in nome del progresso, della pulizia e dell’igiene personali- la dispersione incontrollata e abnorme di migliaia di molecole chimiche di sintesi. Il libro ci accompagna per mano lungo questa storia, consentendoci di acquisire in profondità la consapevolezza di come, quotidianamente, per pulirci, lavare le stoviglie, usare la lavatrice, siamo noi ad immettere, nel ciclo dell’acqua, migliaia di molecole inquinanti. Ma non ci abbandona allo sconforto di questa consapevolezza, , conducendoci invece verso una conclusione positiva, attraverso ragionate proposte concrete per “ri-orientare” la detergenza verso la sostenibilità.
*“Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie, e forse potrai insegnare ad altri”
Partendo dall’analisi dei cinque fattori (acqua, detergente, temperatura, tempo, azione meccanica) che vengono usati in maniera non “sostenibile” nel nostro modo attuale di fare il bucato, si passa all’indicazione della strategia già oggi più “eco-compatibile”, fino ad arrivare alla proposta di un “modello sociale di detergenza sostenibile”, rispettosa della salute umana e degli ecosistemi, che non distrugga le risorse e non ci faccia rinunciare ai livelli attuali di igiene e pulizia. E, per finire, come in tutti i testi per “buongustai”, una serie di ricette per la produzione del sapone: una raccolta di oltre quaranta modi per poterlo fare da sé, in casa, operando con le sostanze grasse che si possono reperire o mettere da parte tramite la raccolta differenziata. Ingredienti, strumenti e lavorazione per un “ritorno al futuro”.
*“Sapere cosa è giusto e non farlo è codardia”
La narrazione è infine arricchita, nel mezzo del libro, da bellissime tavole fotografiche che meglio fanno comprendere ed apprezzare quanto trattato. A conclusione, un ricco e completo Glossario esplicativo. Beh!E’ un libro che vale proprio la pena di leggere!
*Nella “lettura” del libro ho “ritrovato” alcuni aforismi di Confucio.
Carla Antonioli