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La Sala aste del Mercato Ittico sarà intitolata ad uno storico astatore

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Oggi la cerimonia alle 16.30;  si chiamerà Sala Berlante Pennese. Cuzzi: “Recuperiamo un pezzo di memoria marinara”

PESCARA – Oggi, sabato 14 ottobre alle ore 16.30 si svolgerà una significativa cerimonia di intitolazione della sala d’aste ad uno storico professionista scomparso di recente, che per quasi un cinquantennio ha operato nel Mercato Ittico Pescarese. Si tratta dell’”astatore” Berlante Pennese che batteva le aste del pesce all’interno della struttura fin dalla nascita della stessa.

“Si tratta di un pezzo di storia della marineria e del mercato – dice l’assessore alle Attività Produttive Giacomo Cuzzi – Il mercato è nato nel 1960, Pennese all’epoca c’era già, astava il pesce a voce per i motopescherecci. Dedicheremo la sala d’aste ad un tassello importante della storia della marineria cittadina, ma anche di quella delle aste del mercato che lui ha visto evolversi dal sistema elettronico a quello telematico e partire a voce, contribuendo con il suo lavoro a fare di Pescara una delle piazze più importanti della regione. Vogliamo inoltre restituire alla marineria il tributo per uno dei suoi volti più cari, si tratta di un’operazione che faremo anche con altri personaggi e per altri luoghi pubblici comunali presenti nella zona. L’invito è a partecipare per conoscere questa speciale figura e celebrarla”.

“Berlante non è stato solo uno dei migliori astatori della storia del mercato ittico – aggiunge Riccardo Padovano promotore dell’iniziativa – ma era anche una garanzia, perché se l’asta elettronica andava in tilt lui riusciva a mantenere in piedi il mercato garantendo a voce, in modo che nessuna perdita economica si verificasse. Pochi sanno che il pesce passa prima per il mercato ittico all’ingrosso e fare l’asta è al ribasso e non al rialzo, per fare quel mestiere ci vuole una conoscenza notevole e una grande memoria che lui aveva, anche perché la famiglia apparteneva e appartiene alla marineria. Sono orgoglioso di aver contribuito a portare il suo nome nella sala, perché i pescatori ci si riconoscono e la marineria ritrova la sua memoria e sono contento che la benedizione arriverà da don Aldo, il sacerdote pescatore di Sant’Andrea”.

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