Il Premio, che vanta la direzione di Giorgio Di Genova e il contributo di altri importanti critici (Lucio Barbera, Massimo Duranti, Enzo Le Pera ed Elena Pontiggia) del panorama artistico contemporaneo, è costituito da quattro sezioni: la prima – a tema variabile – è dedicata quest’anno alle Persistenze e influenze del Futurismo dal 1959 a oggi, mentre le altre sono così intitolate: Sezione artisti stranieri, Sezione libera, Sezione artisti calabresi.
In totale sono 75 le opere di artisti nazionali ed internazionali in mostra all’interno di Palazzo Gagliardi, uno dei più significativi simboli del patrimonio storico e artistico della città – da poco ristrutturato e restituito agli antichi splendori – che verrà ufficialmente inaugurato il 22 dicembre 2009. Proprio nell’atrio di questo prestigioso palazzo si terrà l’azione pittorica collettiva proposta da Anna Seccia, invitata dalla Camera di Commercio, Ente promotore del Premio (a cui lei stessa partecipa) a far conoscere sul territorio calabrese la metodologia de “La Stanza del colore”.
Sperimentata a partire dal 1998 – soprattutto a Pescara e in generale in Abruzzo – con bambini, adulti e ragazzi appartenenti a scuole di ogni ordine e grado, l’ “happening/performance” della Seccia propone la realizzazione di una grande tela collettiva (500×220 m circa), che nasce dalla convinzione dell’importanza della creatività nella formazione del singolo individuo e dunque in relazione alla società. Tale metodologia è stata anche di recente utilizzata – allo scopo di superare il trauma e il dolore attraverso l’atto creativo – in sèguito al terribile sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese lo scorso aprile: nel campo della Croce Rossa Italiana di Centicolella a L’Aquila, durante i giorni del G8, Anna Seccia e i terremotati residenti nella tendopoli hanno prodotto nello scorso luglio un’enorme e coloratissima tela che è stata significativamente intitolata (dall’ora in cui è avvenuto il sisma) Global Aquilart 3.32.
Ne “La Stanza del colore” ciascuno impara a conoscere se stesso e l’altro mediante un affascinante processo artistico che avviene – in un’ottica di arte ‘globale’, quindi di interdisciplinarietà tra le arti (pittura, musica, danza, meditazione) – sotto la ‘regia’ della stessa artista, che coordina e supervisiona i vari interventi tra loro in modo tale che il risultato finale sia un’unica, totale, “collaborativa’ opera d’arte, frutto della condivisione di emozioni ed espressività.
Il prossimo 21 dicembre a Vibo Valentia – per la prima volta in questa città grazie all’iniziativa della Camera di Commercio – sarà quindi possibile assistere ad una innovativa “lezione” di creatività, in cui la concezione di arte come atto individuale del singolo viene abbandonata a favore di un lavoro integrato e collettivo che contribuisce alla crescita dell’intera società.
Verrà così realizzata una tela, creata dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti “FIDIA” e dell’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia e poi donata alla città; gesto, questo, che sottolinea il carattere di “arte sociale” insito nell’esperienza – pittorica e umana – de “La Stanza del colore”.
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