All’inizio la sua prima conceria nacque a Tartagal città di confine tra Argentina e Bolivia. Si interessava personalmente all’acquisto del miglior materiale. Nel 1978 stabilì definitivamente la sua residenza lavorativa in Bolivia. Dove prima Trinidad e poi a Santa Cruz aprì due grandi concerie. Sempre a Santa Cruz aprì un Hotel. Nella sua “marroquinería” si trovano prodotti di assoluta prima qualità e con lo “stile italiano”: portafogli, scarpe, cinture, borse e altro ancora.
Da qualche anno la “Marroquinería D’Addario” esporta all’estero. Oggi la famiglia D’Addario ha allargato, con altrettanto successo, il suo raggio d’azione nel settore immobiliare e alberghiero. Dino D’addario è ritenuto un vero pioniere, non solo per aver installato la prima grande conceria a Santa Cruz, ma per aver poi promosso la creazione del “Circolo Italiano” della città. Dino D’Addario ha creduto, sin dall’inizio, nei benefici che poteva offrirgli la Bolivia, per lui sconosciuta e lontana, e con grande coraggio e dedizione alla fine ha creato una realtà che da agio alla sua famiglia e ai numerosi suoi dipendenti.
Dino D’Addario si è impegnato, con una vera battaglia culturale e commerciale, ad incoraggiare i produttori di pellame boliviani a non mandare all’esterno i propri lavori. Convincendoli che è possibile lavorare il loco le pelli e creare così nuova occupazione. La sua storia è riportata anche nel libro “Polenta: familias italianas en Bolivia” di Mauricio Belmonte Pijuán e anche in “Presencia italiana en Santa Cruz” di Valentino Freddi Tanghetti.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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