Questa la motivazione: “Attaccò violentemente una fortissima posizione nemica, e superata una doppia linea di reticolati e la zona minata, fiaccava con coraggio non comune, con rara abilità, con valore, la resistenza del nemico mediante lancio di bombe ed impiego sapente dei suoi uomini. Poscia irruppe parecchie volte alla baionetta, in terreno insidioso, contro il nemico che ancora strenuamente si difendeva, riuscendo così a concorrere brillantemente all’accerchiamento della posizione ed alla resa dell’intera compagnia – Masarè di Forcella Fontananegra, 9 luglio 1916”.
Soltanto pochi giorni dopo Ermete Brandimante entrò nell’Olimpo degli Eroi. Lui e i suoi uomini combattevano, nel bellunese, per la conquista del “Castelletto” roccaforte austroungarica. Ermete cadde eroicamente mentre, senza alcuna paura, si lanciò all’attacco della trincea nemica. Ottenne la medaglia d’Argento al Valor Militare con questa motivazione: “Nell’attacco d’importante posizione, incontrato un posto nemico che ostacolava col fuoco l’avanzata della compagnia, si slanciava risolutamente contro di esso, primo fra i primi, e lo distruggeva. Successivamente, colpito a morte, cadeva da prode sul campo. Mirabile esempio di risolutezza e di valor militare – Castelletto Val Travenanzes, 30 luglio 1916”.
Un suo superiore così annotò: “Nell’attacco contro importanti posizioni, primo tra i primi, attaccò risolutamente alla baionetta un posto nemico che ostacolava l’avanzata della compagnia, e vi trovò morte gloriosa. Le sue ultime parole furono d’incoraggiamento e di fede per il buon esito dell’azione affidata al reparto – Castelletto Val Travenanzes”.
A cura Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter